L’allarme arriva direttamente da Kaspersky, azienda specializzata nella sicurezza informatica: il numero di attacchi data-stealing è aumentato del 643% negli ultimi tre anni.
Questi numeri preoccupanti sono il risultato di una ricerca portata avanti dal Digital Footprint Intelligence di Kaspersky, che ha confermato anche come 10 milioni di dispositivi sono stati compromessi da infostealer nel solo 2023.
Si parla di una media intorno alle 50,9 credenziali di accesso rubate dei cybercriminali per ogni dispositivo compromesso. Tra di esse figurano password e simili per quanto riguarda social network, wallet crittografici, servizi bancari e posta elettronica.
Il fenomeno data-stealing, però, ha preso di mira anche siti Web. Si parla di circa 400.000 siti negli ultimi cinque anni ad aver subito questo tipo di attacco, con i domini .com a risultare le vittime principali di tali attacchi. A seguire, i domini più colpiti sono il .br (Brasile), il .in (India), il .co (Colombia) e il .vn (relativo al Vietnam).
Con le passkey l’era del data-stealing è destinata a terminare? Meglio non abbassare la guardia
Questa tipologia di attacco informatico ha spinto i colossi del settore a trovare soluzioni alternative alle classiche password.
In questo contesto, infatti, stanno trovando sempre più piede le passkey. che, almeno al momento, risultano molto più sicure di semplici parole d’accesso e persino dei sistemi di autenticazione a due fattori.
Questo perché i dispositivi vengono “pre-autenticati”, utilizzando metodi di riconoscimento come il rilevamento facciale o l’impronta digitale. Ciò va a rendere vane le potenziali infezioni da malware.
Nonostante ciò, non va sottovalutata l’astuzia dei cybercriminali. Proprio per questo motivo, anche adottando un sistema avanzato come le passkey, il consiglio è quello di mantenere sempre protetti i propri dispositivi elettronici, prevenendo intromissioni esterne attraverso aggiornamenti periodici del sistema operativo e l’adozione di un antivirus di comprovata qualità.