Era il 26 maggio 1995 quando Bill Gates, principale fondatore di Microsoft insieme con l’amico di infanzia Paul Allen, scrisse il noto memorandum dal titolo “The Internet Tidal Wave” (L’Ondata di Internet). Il documento era indirizzato ai dipendenti aziendali ed è diventato famoso per le sue previsioni precise sul futuro di Internet.
28 anni fa, Gates riconosceva la crescente importanza della rete Internet e sottolineava l’urgenza per Microsoft di adattarsi di conseguenza abbracciando per tempo la rivoluzione digitale così da cogliere le infinite opportunità offerte da quella trasformazione.
L’informatica, il business e la rete Internet nel 1995
Il 1995 rappresentò un vero punto di svolta: due anni prima era stato presentato lo storico browser Web Mosaic, divenuto rapidamente un’applicazione popolare. In Italia eravamo ancora indietro all’epoca anche se le prime connessioni in dial-up iniziarono a diffondersi proprio intorno alla metà degli anni ’90. Pochi sanno, tuttavia, che nel nostro Paese la rete Internet è arrivata molti anni prima: nel 1986 fu instaurato il primo collegamento tra Centro universitario per il calcolo elettronico (CNUCE) di Pisa e la Pennsylvania. Uno dei primi provider Internet italiani fu Video On Line (VOL) di Cagliari che iniziò le sue attività nel 1993 per poi essere acquisito da Telecom Italia nel 1996.
Nel 1994 fu presentata una directory che raccoglieva i riferimenti ai siti Web più noti: successivamente fu ribattezzata Yahoo. Alla fine del 1994 fu lanciato l’ancor più popolare browser Netscape. All’improvviso, Internet non era qualcosa a cui si accedeva dagli ambienti accademici ma ovunque fosse disponibile un PC e una linea telefonica.
Cosa ha previsto Bill Gates nel documento “The Internet Tidal Wave“
Gates affermò, nel suo promemoria “The Internet Tidal Wave“, che una combinazione di fattori, tra cui l’aumento dell’uso del PC, una migliore infrastruttura Internet e reti più veloci, avrebbero contribuito a ridurre il costo delle connessioni Internet sia per le imprese che per i consumatori. Il numero uno di Microsoft riteneva che questi aspetti avrebbero rivoluzionato l’intera economia e i rapporti sociali su scala globale cambiando dalle fondamenta la sua stessa azienda. È infatti proprio da allora che Microsoft ha iniziato a sviluppare una strategia Internet più ampia lanciando una serie di prodotti e servizi basati sulla “rete delle reti”, tra cui il browser Internet Explorer. Ecco cosa sosteneva Gates nel 1995:
In questo promemoria voglio chiarire che la nostra attenzione (di Microsoft, n.d.r.) su Internet è fondamentale per ogni parte della nostra attività. Internet è la novità più importante da quando è stato introdotto il PC IBM nel 1981. È ancora più importante dell’arrivo dell’interfaccia utente grafica (GUI).
Nel suo “The Internet Tidal Wave“, Gates si soffermava sull’importanza strategica della rete Internet, sulla necessità di adattarsi ad essa ma anche di sfidare subito i concorrenti che cominciavano a stagliarsi all’orizzonte, primo tra tutti Netscape. Il fondatore di Microsoft ha inoltre osservati che ogni PC sarebbe stato utilizzato per connettersi a Internet e che Internet avrebbe contribuito a mantenere le vendite dei PC a livelli molto elevati per molti anni. Gates fece presente che la disponibilità di maggiore banda di rete avrebbe presto consentito alle persone di comunicare a distanza tramite “video chat“. Previsioni che oggi sembrano quasi “scontate” ma che all’epoca non lo erano affatto.
Ancora più lungo ci aveva visto Robert Metcalfe, inventore di Ethernet, che già nel 1973 – presso i laboratori Xerox Palo Alto Research Center (PARC) – allestì una rete innovativa capace di trasferire i dati a ben 2,94 Mbps, un valore di banda circa 10.000 volte superiore all’approccio utilizzato fino ad allora. L’idea di Ethernet sulla quale lavorò Metcalfe guardava evidentemente al futuro e preconizzava un mondo, come quello moderno, in cui ci sarebbe stato bisogno di quantitativi di banda notevolmente maggiori.
Tornando al memorandum di Gates, l’inventore di Windows scriveva, ancora: “Internet cambia le regole. È un’incredibile opportunità oltre che una sfida senza paragoni“.
Previsioni azzeccate ed errori Microsoft
Inutile dire che, pur comprendendo le potenzialità di Internet, Microsoft – anche sotto la guida di Gates – commise diversi errori. La società di Redmond, ad esempio, ebbe l’opportunità di diventare il principale motore di ricerca ma perse la sfida con Google, che è stato lanciato a fine 1997. Apple, da parte sua, ha intuito l’importanza di dotarsi di un negozio online per il download di musica e video: quell’idea si è poi trasformata in iTunes, nato nel 2001, esattamente come ilSoftware, il sito Web che state leggendo.
Pur perdendo alcuni “treni”, Microsoft è riuscita a restare comunque sulla cresta dell’onda navigando sul “maremoto di Internet”. E ciò anche dopo che un giudice federale degli Stati Uniti (era il 2000) ordinò a Gates e ai suoi di smembrare l’azienda in due società per presunte attività anticoncorrenziali. Non è mai successo, grazie all’accordo raggiunto con il governo statunitense l’anno seguente.
A distanza di ben 28 anni, Microsoft sembra giunta a un altro importante punto di svolta: la società ha pienamente abbracciato modelli generativi e intelligenza artificiale nelle sue attività integrando queste soluzioni nella ricerca (Bing), nei sistemi operativi, nei software di produttività e nell’intera offerta di prodotti. Alla Build 2023 di questa settimana, ad esempio, Microsoft ha annunciato l’arrivo del suo assistente AI Windows Copilot entro la fine dell’anno in Windows 11.
Questa volta, Microsoft sembra ben attrezzata per fronteggiare il nuovo maremoto provocato dall’arrivo delle intelligenze artificiali, forte del lavoro svolto per anni sulla sua piattaforma cloud Azure.