Intel ha confermato quest’oggi la scoperta di alcune versioni contraffate del suo processore i7-920. Le CPU “tarocche” sarebbero già in circolazione negli Stati Uniti. L’azienda starebbe verificando l’estensione del fenomeno e se fossero interessati anche altri modelli del processore.
Le segnalazioni sono arrivate da parte di alcuni utenti che avevano acquistato il processore attraverso un famoso rivenditore online statunitense. Che qualcosa non andasse, secondo quanto riportato, appariva già chiaro esaminando il manuale della CPU. Esso constava di diverse pagine completamente bianche oltre alla presenza, sulla confezione del prodotto, di svariati errori di ortografia. Il più lampante? La parola “socket” scritta come “sochet“.
Il rivenditore americano, una volta venuto a conoscenza del problema, ha immediatamente sostituito il falso processore con uno originale.
Per il momento, Intel ha ribadito con una breve nota di essere a conoscenza della problematica e di essersi subito attivata per investigare sull’accaduto. Nick Jabobs, portavoce di Intel, ha tenuto a precisare come i campioni di prodotto “incriminati” non siano ovviamente riconducibili in alcun modo alla società da lui rappresentata ma si tratti di falsi. “Esortiamo coloro che fossero incappati nel problema a farsi sostituire il processore con uno originale ed a contattare le autorità locali nei casi in cui il venditore dovesse rifiutare la sostituzione”.