In occasione del vertice per celebrare i 75 anni della NATO, la stessa ha annunciato la creazione di un nuovo NATO Integrated Cyber Defence Centre (NICC).
Nell’annuncio del progetto, lo stesso è stato descritto come destinato a migliorare la protezione delle reti Internet degli stati che fanno parte dell’organizzazione e dei loro alleati. Secondo quanto affermato durante l’annuncio il quartier generale del nuovo centro per la difesa informatica sarà collocato in Belgio.
La NATO è un’organizzazione che sebbene fondato da 12 nazioni, tra cui figura l’Italia. In origine, la stessa è nata in risposta alla potenziale minaccia costituita dall’Unione Sovietica e, con il passare degli anni, ha visto un numero sempre maggiore di paesi, fino ad arrivare ai 32 attuali (l’ultimo è la Svezia, che ha aderito proprio quest’anno).
Secondo quanto sostenuto dalla NATO, la “guerra digitale” è una minaccia concreta, che pone nuove sfide per cui sono necessari investimenti e creazione di apposite strutture come, per l’appunto, il citato NICC.
NICC, la nuova struttura per la difesa informatica nel contesto NATO
In occasione della sua presentazione, il NICC è stato presentato come in grado di sfruttare al meglio le tecnologie più avanzate nel contesto della cybersicurezza. Ciò dovrebbe rendere la rete un posto più sicuro, formando una sorta di difesa collettiva.
L’iniziativa NATO è palesemente indirizzata verso i collettivi hacker provenienti da Russia ed estremo oriente, come Cina e Corea del Nord. I casi di attacchi informatici in cui i gruppi di questi paesi sono stati coinvolti (o in alcuni casi sospettati) è notevole.
Il famigerato gruppo hacker Lazarus, per esempio, è legato al governo nordocreano mentre un clamoroso caso ai danni di Exchange di Microsoft è stato attribuito a gruppi cinesi. Sempre la compagnia di Redmond, all’inizio di quest’anno, è stata vittima di un massiccio attacco da parte di cybercriminali russi.