La decisione di rendere accessibile il codice sorgente di MySQL Enterprise Server ai soli clienti paganti ha fatto discutere. Si tratta di una diretta conseguenza dell’intenzione, palesata lo scorso Ottobre da MySQL AB, di distribuire una versione “Community Server” del DBMS MySQL per i clienti non paganti mentre destinare la “Enterprise” ai soli “abbonati”. Alcune critiche si sono sollevate circa la mossa intrapresa ponendo la domanda circa la correttezza della distribuzione, a titolo oneroso, di codice sviluppato a partire dai contributi forniti dalla comunità degli sviluppatori. Va comunque osservato come la licenza GPL, che regola la distribuzione di entrambe le versioni di MySQL, non vieti la possibilità, per un produttore software, di richiedere un compenso. Purtuttavia, nel momento in cui il cliente versa il contributo, la licenza GPL attribuisce a quest’ultimo il diritto di redistribuire il codice senza alcun tipo di limitazione, a titolo gratuito oppure oneroso.
Kaj Arno, di MySQL AB, ha voluto preciare che l’iniziativa intrapresa non ha e non avrà alcun impatto sullo sviluppo del software e sulla comunità: si tratta di una mossa che mira a definire il posizionamento delle due versioni del prodotto: “desideriamo che MySQL Enterprise Server sia immediatamente associabile ad una relazione di tipo commerciale con la nostra azienda”, ha puntualizzato Arno. Senza dubbio, ci si riferisce il supporto tecnico, il principale mezzo di finanziamento per un’azienda che basa il suo modello di business proprio sull’opensource.
MySQL rimarca la distinzione tra Community ed Enterprise
La decisione di rendere accessibile il codice sorgente di MySQL Enterprise Server ai soli clienti paganti ha fatto discutere.