MySQL AB, società che segue lo sviluppo e cura la distribuzione dell’omonimo DBMS, ha modificato i termini di licenza del suo prodotto software sostituendo la dizione “version 2 or later” con “version 2”. L’intervento, come confermato dal vicepresidente Kaj Arno, è teso a manifestare l’intento dell’azienda di continuare a basarsi esclusivamente, almeno per il momento, sulla seconda versione della “General Public License” (GPL).
La modifica, che coinvolge le ultime versioni di MySQL (5.0 e 5.1), è stata operata per dare l’opportunità a MySQL AB di migrare eventualmente alla terza versione della GPL in un secondo tempo.
Nei mesi scorsi GPLv3 è stata infatti nell’occhio del ciclone: dopo la presentazione della bozza iniziale da parte della Free Software Foundation, Linus Torvalds insieme con molti altri programmatori del kernel Linux hanno mosso aspre critiche.
Prima di adeguarsi alla GPLv3, MySQL preferisce quindi attendere una “accettazione generale” della stessa.
Le polemiche scatenatesi a fine Settembre scorso riguardo la terza versione della General Public License hanno come punto centrale il tema DRM (“Digital Rights Management”) e quello dei brevetti software (ved. questa news).
MySQL preferisce attendere l'accettazione generale di GPLv3
MySQL AB, società che segue lo sviluppo e cura la distribuzione dell'omonimo DBMS, ha modificato i termini di licenza del suo prodotto software sostituendo la dizione "version 2 or later" con "version 2".