– Microsoft deve impegnarsi a collaborare con il mondo opensource altrimenti correrà il rischio di sacrificare supporto e credibilità da parte degli sviluppatori, anche tra gli estimatori di Windows più convinti -. E’ questo il pensiero di Marten Mickos, direttore esecutivo di MySQL che ha aggiunto “se non si lavora spalla a spalla con MySQL, PHP e Ruby, si è perduti”. Il colosso di Redmond, insomma, dovrà assicurarsi che i linguaggi a matrice opensource, middleware ed applicazioni funzionino senza problemi su piattaforma Windows così come i prodotti concepiti espressamente per il sistema operativo di Microsoft.
In quest’ottica sembrano configurarsi gli accordi tecnologici che la società di Redmond ha concluso con SugarCRM, Zend, JBoss (adesso parte di Red Hat) e Novell. MySQL, da parte sua, è entrata a far parte, lo scorso anno, del Visual Studio Industry Partner (VSIP) sviluppando tra l’altro un plug-in per la piattaforma di sviluppo Microsoft che consente agli sviluppatori di realizzare applicazioni basate sull’utilizzo del DBMS opensource.
Ci sono ancora enormi possibilità di azione per aiutare gli sviluppatori Visual Studio che scelgono MySQL come database a migliorare la gestione dei dati e l’interoperabilità tra applicazioni, ad esempio fra MySQL e SQL Server così come con gli altri prodotti Microsoft server ed Office.
MySQL vanta oggi circa 700 partner tra system integrator, VAR e vendor software indipendenti. Il 60% degli introiti di MySQL arrivano dai partner che decidono di acquistare licenze OEM per la redistribuzione del database.
Mickos aveva recentemente dichiarato come l’opensource non deve essere un modello di business.