MSI, azienda taiwanese produttrice di schede madri e schede video, ha dichiarato di aver ricevuto i primi processori Intel Sandy Bridge esenti dal problema venuto a galla nelle scorse settimane e che ha comportato il ritiro dal mercato di numerosi prodotti da parte dei principali vendor (ved., a tal proposito, questi nostri articoli).
Intel aveva annunciato il richiamo immediato, a livello mondiale, dei chipset “Cougar Point” alla fine del mese scorso dopo la scoperta di un bug nel controller SATA 3 Gb/s. In quell’occasione, la società guidata da Paul Otellini aggiunse che entro la fine di febbraio avrebbe rilasciato una versione corretta del suo nuovo processore sancendo il ritorno sul mercato di “Sandy Bridge“.
Il colosso di Otellini sembra quindi aver mantenuto la parola, con MSI che già afferma di possedere i primi esemplari del cosiddetto “stepping B3“, ultimo aggiornamento della CPU che non presenta più il problema sul controller SATA.
Il produttore taiwanese ha puntualizzato, poi, di essere già in grado di sostituire o di “riparare” le schede madri affette dal problema: l’etichetta “MSI B3 Stepping Ready” informerà i consumatori sulla “bontà” della motherboard acquistata.