Microsoft si è da anni avvicinata alla filosofia open source: il codice sorgente di molti dei suoi prodotti è adesso disponibile pubblicamente. La piattaforma Azure ha inoltre rafforzato il legame con la piattaforma Linux e con i progetti aperti, diventati un tassello essenziale per accrescere il business dell’azienda di Redmond e dei suoi clienti. Richard Stallman (FSF, Free Software Foundation) ha chiesto più volte, spesso in modo provocatorio, di rilasciare il sorgente di Windows, almeno quello relativo ai sistemi non più supportati da Microsoft.
Per adesso, Microsoft si limita a rilasciare MS-DOS 4.0 come prodotto open source, dopo 38 anni dalla sua pubblicazione. È ben poca cosa, perché MS-DOS è ormai un sistema operativo datato, che ha fatto la storia dei PC IBM compatibili. Tuttavia, è pur sempre una notizia di grande rilevanza storica.
Come scaricare il codice sorgente di MS-DOS 4.0
Sono Scott Hanselman e Jeff Wilcox a pubblicare l’annuncio: da oggi su GitHub è possibile trovare e scaricare il codice sorgente, i file binari, le immagini dei dischi e la documentazione. Il sorgente, a distanza di così tanti anni, è adesso distribuito sotto licenza MIT, offrendo agli interessati ampi spazi di manovra. In un altro articolo abbiamo chiarito le differenze tra open source e software libero, affrontando la delicata questione delle licenze software.
Nella nota apparsa sul blog di Microsoft, Hanselman e Wilcox spiegano che la pubblicazione del sorgente di MS-DOS 4.0 è in gran parte frutto della collaborazione instauratasi tra l’ex Chief Technical Officer di Microsoft Ray Ozzie e un giovane ricercatore informatico chiamato Connor ‘Starfrost’ Hyde.
La storia di MS-DOS, in breve
MS-DOS (Microsoft Disk Operating System) è uno dei sistemi operativi più iconici nella storia dell’informatica. La storia di MS-DOS inizia al principio degli anni ’70 quando la Microsoft Corporation, fondata da Bill Gates e Paul Allen, ottenne un contratto per sviluppare un interprete BASIC per uno dei primi microcomputer apparsi sul mercato, l’Altair 8800. Questa esperienza pose le basi per le future ambizioni della società nel campo dei sistemi operativi.
Nel 1980, IBM stava cercando un sistema operativo per il suo progetto di personal computer. Microsoft, senza un sistema operativo proprio da offrire, decise di acquisire una versione semplificata di CP/M (Control Program for Microcomputers) da Digital Research. Per chiudere l’accordo con Digital Research, Microsoft ebbe cura di acquisire una licenza per un sistema operativo chiamato QDOS (Quick and Dirty Operating System) sviluppato da Tim Paterson (Seattle Computer Products).
QDOS si basava in parte su CP/M ed era progettato per funzionare sui processori Intel 8086/8088. Dopo aver acquisito i diritti per usare QDOS, nel 1981 Microsoft lo ribattezzò MS-DOS e lo fornì a IBM per il suo PC. Nel 1983, MS-DOS costituì la base per il funzionamento di PC-DOS 2.0, la versione del sistema operativo destinata ai sistemi IBM e in particolare al fortunato IBM PC-XT del 1983 che aprì davvero l’era del personal computing.
Con uno schema di licensing davvero innovativo per quei tempi, Microsoft chiese a IBM il versamento di 3 dollari per ogni installazione di PC-DOS. La scelta fu azzeccatissima tanto che nel 1983 Microsoft già fatturava già 100 milioni di dollari.
L’innovazione di MS-DOS
Con la sua interfaccia testuale, MS-DOS divenne rapidamente lo standard de facto per i PC IBM e i personal computer compatibili. La sua popolarità crebbe ulteriormente con il rilascio della versione 2.0 nel 1983, che introdusse il concetto di file system FAT (File Allocation Table) e migliorò la gestione della memoria.
L’annuncio iniziale di MS-DOS 4.0 risale a maggio 1986. Il sistema operativo introdusse il supporto per le unità disco di maggiori dimensioni, consentendo agli utenti di gestire e accedere a dischi rigidi e floppy disk di capacità superiore.
Una delle caratteristiche più significative di MS-DOS 4.0 era la capacità di comprimere i file per risparmiare spazio su disco. Questa funzionalità consentiva agli utenti di archiviare più dati sulle loro unità di memorizzazione, contribuendo a gestire in modo più efficiente lo spazio disponibile e migliorando le prestazioni complessive del sistema.
La piattaforma includeva un migliore supporto per la memoria estesa (EMS): ciò consentiva agli utenti di sfruttare la memoria sopra i 640 KB tradizionalmente disponibili nei sistemi a 16 bit, consentendo l’esecuzione di applicazioni più complesse e pesanti.
Il rilascio di MS-DOS 4.0 non fu però esente da critiche: in molti avevano rilevato problemi di stabilità e diversi bug che gli sviluppatori Microsoft non avevano rilevato nella fase di test e che avevano raggiunto la release finale.
Il concetto di multitasking
Anche se piuttosto limitate, MS-DOS 4.0 introduceva inoltre alcune funzionalità di multitasking che consentivano l’esecuzione simultanea di più programmi. Hyde ha analizzato proprio questo aspetto sostenendo come abbia costituito le fondamenta di IBM OS/2.
Uno dei componenti fondamentali era il gestore sessioni (SM.EXE
). Hyde spiega che questo elemento permetteva il passaggio rapido tra un massimo di sei applicazioni predefinite. Tuttavia, il sistema presentava diversi bug e non era ancora maturo.
Maggiori informazioni sui dettagli relativi al funzionamento di MS-DOS 4.0, sono reperibili in queste pagine.
Credit immagine in apertura: Microsoft.