Mozilla ha appena rilasciato la versione 31 di Firefox, sia nella veste destinata ai sistemi desktop (Windows, Mac OS X, Linux), sia nella versione per i dispositivi mobili a cuore Android.
Per quanto concerne la release desktop, la novità che balza immediatamente agli occhi è la presenza di una nuova barra di ricerca aggiunta nelle varie schede di navigazione. L’idea è quella di consentire ricerche veloci, senza aprire il motore di ricerca. Un approccio molto simile a quello che Google ha utilizzato nel browser Chrome.
La nuova release di Firefox consente di visualizzare nel browser, direttamente, file in formato PDF e video OGG a meno che, ovviamente, l’utente non abbia specficato un’applicazione alternativa per la loro gestione.
Una novità che risulta particolarmente utile nello scongiurare il download di componenti dannosi è l’aggiunta di uno strumento che permette di riconoscere quando l’utente stia per prelevare un file malevolo.
Per sottoporre ad esame ciascun download, Firefox 31 si appoggia ad uno speciale meccanismo messo a disposizione da Google. Sebbene il tool fosse parte di Google Safe Browsing sin dal 2012, il colosso di Mountain View non aveva messo a disposizione alcuna documentazione per l’utilizzo delle API.
Gli sviluppatori di Mozilla, tuttavia, sono riusciti ad integrare le funzionalità di protezione in Firefox 31 chiarendo però che trattasi di un supporto sperimentale che sarà suscettibile di migliorie col rilascio delle prossime release del browser.
I test preliminari hanno evidenziato che lo strumento di protezione non funziona bene come in Chrome (vedere questa pagina) ma che la situazione certamente migliorerà con il rilascio delle prossime release di Firefox.
Al momento, Firefox non riesce a stabilire se un download sia stato avviato o meno da parte dell’utente. La funzionalità di protezione, inoltre, è attiva per default in Firefox 31 (per disabilitarla, bisognerà eventualmente far riferimento alle opzioni del browser).
Tra le altre novità, l’utilizzo di una nuova libreria capace di gestire in modo più efficace i certificati digitali; il supporto di WebVTT (consente di visualizzare video con sottotitoli sui siti web HTML5); l’integrazione di nuovi strumenti per gli sviluppatori.