Gli sviluppatori di Mozilla hanno rilasciato questo pomeriggio la versione definitiva di Firefox 12. Non sono molte le innovazioni che interessano il normale utente: il lavoro dei programmatori si è concentrato, soprattutto, sull’implementazione di 85 migliorie legate agli strumenti di sviluppo integrati in Firefox. Chi realizza pagine web non sarà più costretto a dover effettuare un reload per ottenere i messaggi aggiornati all’interno della “Console web” del browser. Il “Blocco per gli appunti” (“Scratchpad” nella versione inglese di Firefox) fa proprie alcune comode funzionalità per la ricerca di stringhe di carattere e per passare rapidamente ad una riga del testo.
La novità principale di Firefox 12, che interessa tutti gli utenti del prodotto, consiste però nell’integrazione dei cosiddetti “aggiornamenti silenti“. L’aggiunta della nuova funzionalità di aggiornamento automatico era originariamente prevista per il mese di giugno, non prima, quindi, del lancio della tredicesima “major release” del browser. I tecnici di Mozilla, invece, hanno deciso di portare al debutto la funzionalità con largo anticipo allineando il comportamento di Firefox a quello, ad esempio, di Google Chrome.
A partire da Firefox 12, il browser fa uso di un servizio di sistema che è incaricato di verificare periodicamente la disponibilità di eventuali aggiornamenti e di procederne automaticamente all’installazione. In questo modo, si eviterà che sulle versioni più recenti di Windows (Windows Vista, Windows 7 e Windows 8) appaia la schermata di UAC (“User Account Control“) ad ogni tentativo di aggiornamento. Il nuovo servizio di sistema sarà capace di effettuare l’operazione di download ed applicazione delle patch via a via rilasciate da Mozilla senza che ci sia il bisogno di un qualsiasi intervento da parte dell’utente.
Gli “aggiornamenti silenti” sono di grande attualità perché con la nuova politica seguita da Mozilla, che consiste nella pubblicazione di una “major release” di Firefox ogni sei settimane, sono molti gli utenti a non essere tempestivi nell’aggiornamento ed a restare con una delle precedenti release.
La procedura di update di Firefox diventa così, finalmente, più snella ed automatizzata facendo in modo che chi utilizzi il browser di Mozilla non continui ad impiegare una vecchia versione, “buggata” e quindi potenzialmente insicura.
Dopo l’installazione di Firefox 12, aprendo la finestra Servizi di Windows (si può accedervi velocemente digitando services.msc
nella casella Cerca programmi e file del menù Start o in Start, Esegui…), si dovrebbe notare la presenza del nuovo servizio Mozilla Maintenance Service. Diversamente da Google Chrome, chi non gradisse il meccanismo di update automatico basato sull’impiego del servizio di sistema, è libero di disinstallarlo dal Pannello di controllo cliccando sulla voce Mozilla Maintenance Service e cliccando sul pulsante Disinstalla.
Come spiega Mozilla nelle note di rilascio, tuttavia, qualora l’utente utilizzasse la funzionalità per il ripristino del sistema di Windows immediatamente dopo aver installato Firefox 12, l’operazione potrebbe avere come risultato quello di prevenire i futuri aggiornamenti. Suggeriamo quindi di creare un punto di ripristino dopo l’installazione di Firefox 12 e, qualora fosse necessario, usarlo per i futuri ripristini del sistema.