Sino ad un mese fa, la nuova tecnologia che Mozilla proponeva per la gestione delle identità digitali si chiamava BrowserID: l’obiettivo primario è quello di permettere il login su qualunque sito web senza digitare nomi utente e password. Il meccanismo è stato concepito in modo tale da essere pienamente compatibile con qualsiasi browser web e capace di operare correttamente su ogni genere di dispositivo mobile. L’unica operazione da compiere, consiste nella verifica dell’indirizzo e-mail specificato: una volta effettuato tale controllo, si potrà ricorrere a BrowserID per effettuare il login su qualunque sito web supporti tale tecnologia.
Non appena l’utente cliccherà sul pulsante BrowserID, esposto sui siti web che consentono il login utilizzando la tecnologia Mozilla, apparirà una finestra pop-up con la richiesta di specificare l’indirizzo e-mail da usare per l’autenticazione semplificata. Non c’è più bisogno di digitare alcuna password.
Il tutto è stato recentemente spiegato dai tecnici di Mozilla in un video che illustra, da vicino, il funzionamento della tecnologia BrowserID:
La novità è che da oggi entrerà a far parte di un progetto più ampio ed ambizioso col nome di “Mozilla Persona“. L’iniziativa non ha nulla a che vedere con Firefox Personas, lo strumento integrato nel browser opensource che permette la gestione dei temi grafici, tanto che i vertici di Mozilla – per evitare qualunque sovrapposizione – hanno intenzione di rinominare, nelle prossime settimane, tale funzionalità. Il tutto per lasciare i riflettori a Persona, tecnologia sulla quale Mozilla sembra determinata ad investire molte risorse, senza il rischio di far confusione.
Il nome scelto – Persona – attinge al vocabolario italiano ed è stato scelto da Mozilla proprio per porre l’accento su un importante concetto: è l’intero ecosistema del web che deve ruotare attorno all’identità del singolo utente e non viceversa. “Persona” poggerà sulla sottostante tecnologia BrowserID ma introdurrà numerose innovazioni come, ad esempio, un pratico pannello di controllo – gestibile dal browser – per interagire con i vari profili legati alla propria identità digitale.
La tecnologia proposta da Mozilla si presenta come un’alternativa per la più famosa “OpenID”, della quale abbiamo più volte parlato in passato (ved., ad esempio, questo nostro articolo).
I responsabili della società enumerano i benefici che possono derivare dall’impiego di BrowserID: si ha a che fare con un meccanismo di semplice utilizzo, sicuro (la crittografia a chiave pubblica viene sfruttata per la verifica che l’utente sia effettivamente possessore dell’account di posta specificato), cross-browser, decentralizzato, che guarda al futuro e che è rispettoso della privacy (non espone ai server alcuna informazione circa i siti web visitati).