Quanti suffissi inglesi in “ing“: cryptomining, fingerprinting e autoplaying! Si tratta di pratiche piuttosto comuni che i più smaliziati già conosceranno da tempo ma che finalmente il browser Firefox comincerà a bloccare.
Di fatto confermando l’imminente aggiunta delle protezioni al suo browser, il team di sviluppo di Mozilla ha chiarito come funzioneranno i sistemi anti-cryptomining e anti-fingerprinting.
Il primo provvederà a rilevare e bloccare il codice pubblicato nelle pagine web e utilizzato per effettuare il mining di crittomonete a spese dell’utente.
Alcuni webmaster e certi individui davvero poco rispettosi degli utenti, sono soliti pubblicare sulle pagine web codice che può essere utilizzato per arricchire soggetti terzi. Coinhive è l’esempio più famoso ma esistono decine di varianti che sfruttano le risorse hardware dei dispositivi degli utenti (principalmente CPU e GPU). In altri nostri articoli abbiamo visto come il mining di crittomonete sia disposto non solo su PC desktop e notebook, ma anche sui router e sui dispositivi mobili.
Firefox bloccherà anche i meccanismi di fingerprinting ovvero il codice usati da molti siti web per riconoscere uno stesso utente anche senza l’utilizzo dei cookie, in barba quindi alla cookie law e alle disposizioni contenute nel GDPR.
Un recente studio ha dimostrato che le misure anti-fingerprinting fino ad oggi adottate non sono sufficienti: Le misure anti fingerprinting nei browser sono inutili: utenti comunque riconosciuti. Sarà quindi interessante verificare come si comporterà la versione finale di Firefox.
Entrambe le novità dovrebbero debuttare con il lancio di Firefox 66 o al massimo con il rilascio di Firefox 67 e saranno accessibili e attivabili cliccando sull’icona “i” a sinistra della barra degli indirizzi del browser.
Certo è invece che in Firefox 66 debutterà il nuovo sistema che impedirà la riproduzione automatica di flussi audio all’apertura di qualunque sito. La novità sarà integrata sia nella versione classica del browser per PC e notebook sia nella versione installabile sui dispositivi Android.
L’utente dovrà quindi accettare espressamente la riproduzione dell’audio e solo un sito alla volta potrà accedere a tale funzionalità.
Accedendo alle impostazioni di Firefox si potranno eventualmente impostare delle eccezioni e indicare i siti che possano riprodurre sempre audio.
Firefox 66 dovrebbe essere distribuito in versione finale a partire dal prossimo 19 marzo.