Mozilla critica Facebook: anche oggi le app possono raccogliere i dati degli utenti

Mozilla decide di sospendere l'advertising su Facebook fintanto che il social network di Mark Zuckerberg non migliorerà le modalità con cui vengono gestiti i permessi ed essi vengono accordati alle app.

Mozilla entra a gamba tesa nella polemica innescatasi dopo la diffusione delle notizie sull’affaire Cambridge Analytica: Facebook e Cambridge Analytica: come sono stati sottratti i dati degli utenti.

In un breve intervento apparso sul blog ufficiale della fondazione, Mozilla sostiene che anche le attuali impostazioni sulla privacy impostate di default su Facebook permettano alle applicazioni di terze parti di accedere a un ampio ventaglio di informazioni personali degli utenti.


Capiamo che Facebook abbia imposto delle restrizioni sui permessi utilizzabili dalle app fin dal 2014“, scrive Mozilla commentando la posizione espressa da Mark Zuckerberg (Scandalo Cambridge Analytica: il mea culpa di Mark Zuckerberg), “ma le app possono ancor oggi godere di una vastissima libertà d’azione“.

Dal momento che Mozilla si avvale di Facebook per l’advertising, i portavoce della fondazione affermano di aver effettuato una serie di verifiche e di aver rilevato che le applicazioni possono usare permessi che consentirebbero di sottrarre informazioni che non dovrebbero essere trasferite ad altri soggetti.

Per questo motivo, fintanto che Facebook non modificherà le policy sulla privacy applicate di default nell’ambito del social network, Mozilla preferisce non investire più sulla piattaforma di Zuckerberg e anzi ha lanciato una petizione diretta ai vertici della società di Menlo Park.

Esortiamo Facebook a migliorare le sue politiche sulla privacy non perché si tratta di un servizio con 2 miliardi di utenti iscritti ma piuttosto per il bene della rete intera, ha osservato Mozilla.

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