La Commissione Europea ha comunicato di aver dato il via ad un’indagine, a carico di Motorola Mobility, per presunto abuso di posizione dominante. La società, acquisita da Google ad agosto 2011 (la manovra fu poi ufficializzata esattamente un anno fa), viene accusata di rendere difficoltosa la libera concorrenza cercando di tenere a sé – o di far pagare profumatamente – brevetti relativi a tecnologie ormai largamente utilizzate negli smartphone e nei tablet.
Ad aver provocato l’avvio delle indagini da parte dell’antitrust europea sarebbe la denuncia presentata da Motorola nei confronti di Apple: la società di proprietà di Google avrebbe lamentato, in Germania, l’utilizzo non autorizzato di alcuni suoi brevetti.
Stando a quanto riferito, Motorola concederebbe l’utilizzo dei brevetti legati alla tecnologia GPRS – ormai divenuta pressoché superata ma presente, da anni, nella stragrande maggioranza dei cellulari – ad un costo più alto del normale mettendo così in difficoltà la concorrenza.
Microsoft è stata una delle aziende che ha criticato con maggior forza l’atteggiamento di Motorola sostenendo come l’azienda venisse meno alla promessa FRAND non offrendo alle aziende concorrenti l’autorizzazione all’utilizzo di alcuni brevetti molto importanti (vedere Microsoft scrive a Motorola (Google): guerra o pace?). La sigla FRAND (“fair, reasonable and non-discriminatory” ossia “equo, ragionevole e non discriminatorio”) viene utilizzata nel mondo dell’industria per definire quelle pratiche che consentono di evitare pratiche monopolistiche da parte delle aziende.