Con il termine vBIOS si fa riferimento al firmware che controlla e gestisce le funzioni di base della scheda grafica o della GPU di un dispositivo. È responsabile della comunicazione tra il sistema operativo e la scheda grafica, nonché del controllo di parametri come le frequenze di clock, le tensioni, le impostazioni della memoria video e altre configurazioni.
Nella serie di schede video GeForce 900 basate su architetture Maxwell, NVidia ha introdotto una nuova funzione di sicurezza che tra le altre cose impedisce alla GPU di avviarsi con un firmware non autorizzato. Il sistema è implementato on-die ed è incaricato di svolgere un controllo sulla firma digitale apposta sul codice utilizzato per il funzionamento del vBIOS. Questo tipo di controllo garantisce che l’aggiornamento firmware sia rilasciato da NVidia o da una fonte affidabile e che non sia in alcun modo manomesso o alterato.
Dopo 10 anni scoperto un sistema per forzare la modifica del vBIOS nelle schede grafiche NVidia
Nell’ultimo decennio la modifica del vBIOS è di fatto risultata impossibile proprio per via delle misure di sicurezza introdotte a suo tempo dagli ingegneri di NVidia. A causare un vero e proprio terremoto nell’ambiente ci hanno pensato gli sviluppatori di due utilità distribuite gratuitamente online: OMGVflash e NVflashk.
Sviluppati in modo indipendente, i due software effettuano il flashing di quasi tutti i vBIOS sulle schede grafiche NVidia GeForce, aggirando le barriere che il produttore hardware aveva elevato in passato. Stando agli sviluppatori, il “bypass” del controllo della firma vBIOS funziona con quasi tutti i prodotti di casa NVidia, fino alle GPU Turing della serie RTX 20.
Applicazioni come OMGVflash e NVflashk aprono a scenari una volta possibili ma da anni esclusi per qualunque utente finale. Oltre alla velocità di clock, il modding del vBIOS consente di aumentare le potenze in gioco con un impatto ancora più significativo sulle prestazioni, in particolare sulle frequenze boost.
Cosa è possibile fare con applicazioni come OMGVflash e NVflashk
Vi è poi la possibilità di intervenire sulle tensioni della scheda grafica, sulle prestazioni di raffreddamento e sulla curva della ventola. In questo modo è possibile rendere la scheda più silenziosa, purché il sistema di dissipazione del calore possa mantenere la GPU lontana dai limiti termici (anche questi regolabili).
La procedura di cross flashing (quindi senza necessità di modificare il BIOS o perturbare il sistema di verifica della firma), inoltre, permette di ripristinare la tensione di 1,1 V sulle ultime versioni delle schede video basate su GPU RTX 4090, che funzionano solo a 1,07 V.
L’autore di OMGVflash ha presentato i piani per il futuro nella stessa pagina contenente il link per il download. L’ideatore di NVflashk ha pubblicato il suo software su GitHub: è possibile scaricarlo direttamente dalla stessa piattaforma.
Va tenuto presente che strumenti per la modifica del vBIOS sono riservati esclusivamente agli utenti esperti. La manomissione del firmware, intanto, invalida la garanzia della scheda grafica; per secondo, vi è sempre la possibilità che cambiamenti avventati sulle impostazioni della GPU possano portare a malfunzionamenti o causare veri e propri danni sulla scheda.
Un vBIOS bricked ovvero che lamenta problema in fase di caricamento dovuti a una procedura di flashing scorretta, è di solito recuperabile: basta avviare il sistema dalla GPU integrata nel processore (iGPU) quindi ripristinare un firmware funzionante. L’importante è ricordarsi sempre di effettuare il backup del vBIOS: allo scopo si possono utilizzare i nuovi strumenti presentati poco sopra o, meglio ancora, ricorrere all’affermato e affidabile GPU-Z.