Mira Murati, chi è, cosa fa in OpenAI e perché è diventata CEO per due giorni

Un breve ritratto di Mira Murati, CEO di OpenAI per due giorni dopo l'allontanamento di Sam Altman. Chi è la responsabile tecnica dell'azienda, considerata la madre di ChatGPT.

Venerdì scorso abbiamo pubblicato la notizia dell’allontanamento di Sam Altman dal ruolo di amministratore delegato di OpenAI, azienda che per prima in assoluto – poco più di un anno fa – ha mostrato al mondo e consegnato nelle mani degli utenti la potenza dei modelli generativi. A prendere temporaneamente il posto di Altman è Mira Murati, designata nuova CEO ad interim.

Il consiglio di amministrazione di OpenAI ha licenziato Altman perché l’ex numero uno dell’azienda non sarebbe stato completamente sincero e trasparente nelle comunicazioni con i membri del direttivo, ostacolando così le decisioni di quest’ultimo. La notizia della decisione maturata su Altman è rimasta segreta fino all’ultimo minuto: Microsoft stessa, uno dei principali investitori in OpenAI, ha ricevuto la comunicazione a breve distanza dalla pubblicazione di una nota ufficiale.

Chi è Mira Murati, CEO di OpenAI per due giorni

Dopo il licenziamento di Altman, Mira Murati ha preso le redini dell’azienda. Nata in Albania nel 1988, Murati riveste da tempo il ruolo di CTO (Chief Technology Officer) in OpenAI.

Entrata a far parte dell’azienda nel 2018, è considerata una delle “menti” dietro al lancio e al successo di Chatbot, direttamente coinvolta nello sviluppo del chatbot. In qualità di CTO di OpenAI, Murati è apparsa parecchie volte sulla scena, soprattutto nel corso dell’ultimo anno. Si ricordano i suoi interventi incentrati sulle opportunità dell’intelligenza artificiale e sul suo potenziale, sia in positivo che in negativo.

La CTO di OpenAI ha anche ripetutamente sostenuto la necessità di una regolamentazione delle applicazioni di intelligenza artificiale. “È importante che OpenAI e aziende come la nostra portino questo aspetto dinanzi all’opinione pubblica”, aveva fatto presente Murati alla rivista Time a inizio 2023. “Ma siamo un piccolo gruppo di persone e abbiamo bisogno di molti più input, un sostegno che vada ben oltre quello tecnologico“.

Gli studi in Canada e l’esperienza in Tesla

A 16 anni Murati si è trasferita in Canada per frequentare il Pearson College UWC. Si è laureata nel 2012 a Dartmouth in ingegneria meccanica e ha svolto uno stage presso Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo.

Dopo aver acquisito “esperienza sul campo” presso un’azienda aerospaziale francese, Murati ha trascorso 3 anni in Tesla come senior product manager, contribuendo anche allo sviluppo della Model X. Lo stesso Elon Musk, CEO di Tesla, era direttamente conivolto in OpenAI: è uno dei primi fondatori dell’azienda, anche se in seguito ha interrotto i rapporti per via di una serie di disaccordi con i vertici societari.

Dopo aver lasciato Tesla, Murati ha lavorato per Leap Motion, startup di San Francisco che si occupa di progettare e fabbricare tecnologie di rilevazione del movimento nell’interazione fra uomo e computer (realtà virtuale in primis). Presso Leap Motion, Murati ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della divisione prodotto e ingegneria.

Mira Murati CEO OpenAI per un battito di ciglia: le succede subito Emmett Shear

Dicevamo che Murati è stata immediatamente designata CEO ad interim di OpenAI dopo che venerdì il consiglio direttivo ha messo alla porta l’ex numero uno Sam Altman.

Non sarà però lei a mantenere la carica di amministratore delegato. Murati sarà infatti sostituita da Emmett Shear, ex CEO di Twitch, che assumerà il timone di OpenAI. Si sono quindi rivelati vani tutti i tentativi, susseguitisi nel corso dell’ultimo fine settimana, di riportare al vertice Altman che ha il merito di aver portato al successo ChatGPT, i modelli generativi di OpenAI e il suo schema di business.

Murati, in un suo commento di venerdì, ha ribadito che OpenAI si trova in un momento cruciale della sua esistenza. I suoi strumenti sono largamente adottati, gli sviluppatori li stanno usando per creare piattaforme nuove e il legislatore sta lavorando su regolamentazioni efficaci per il futuro.

Microsoft fonda un nuovo team di ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale chiamando a raccolta Altman e altri ex OpenAI

A questo punto, però, la prosecuzione del rapporto con OpenAI potrebbe non essere più scontata. In un aggiornamento della nota pubblicata da Satya Nadella, CEO di Microsoft, si conferma che il nuovo amministratore delegato di OpenAI è proprio Shear e che Sam Altman e Greg Brockman (ex presidente dell’azienda), insieme ai colleghi, si uniranno a Microsoft per guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata. “Non vediamo l’ora di agire rapidamente per fornire loro le risorse necessarie per il loro successo“, scrive Nadella che – secondo fonti vicine a Microsoft – si sarebbe letteralmente infuriato per l’improvviso allontanamento di Altman e Brockman.

Il CEO di Microsoft non cita espressamente Murati, che quindi potrebbe passare a Microsoft, ricompresa in quell’espressione “insieme ai colleghi” che figura nella presa di posizione dell’azienda di Redmond.

Certo è che Microsoft ha davvero bisogno di un team solido e affidabile per continuare a sviluppare le fondamenta di Copilot e di soluzioni similari. Finora, la società si appoggiava direttamente alle risorse messe a disposizione da OpenAI. La nota firmata da Nadella, conferma invece la volontà di agire anche in autonomia andando a sviluppare un team dedicato, impegnato nella realizzazione di soluzioni di IA nuove e nel far progredire quelle già esistenti.

L’immagine in apertura è tratta dal sito Microsoft.

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