Il 14 gennaio 2020 Microsoft ha ufficialmente dichiarato chiuso il programma di supporto ufficiale per Windows 7: ciò significa che il fortunato sistema operativo, che ancor oggi conta centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo, non riceverà più alcun aggiornamento, compresi quelli destinati alla risoluzione di problematiche di sicurezza.
Quasi certamente, come accaduto nel caso di Windows XP e Windows Vista, i tecnici Microsoft provvederanno comunque – in futuro – a distribuire aggiornamenti speciali per Windows 7 nel caso in cui si presentassero problemi di sicurezza con un potenziale impatto su larga scala.
Come abbiamo visto nell’articolo Windows 7, supporto esteso fino a tre anni con ESU, le aziende di qualsiasi dimensione possono comunque accedere al programma a pagamento Microsoft Extended Security Updates che fino a gennaio 2023 consente comunque di continuare a ricevere tramite Windows Update gli aggiornamenti di sicurezza.
Per continuare a usare Windows 7 in sicurezza ci sono comunque alcune interessanti alternative: Windows 7, fine del supporto a inizio 2020: cosa fare.
Da parte sua Canonical, società privata fondata e finanziata dall’imprenditore sudafricano Mark Shuttleworth che si occupa di sovrintendere lo sviluppo della distribuzione Linux Ubuntu, ha pubblicato una breve guida contenente alcuni suggerimenti pratici per passare da Windows 7 a Ubuntu.
Tra i motivi elencati per passare a Ubuntu, il fatto che si tratta di un sistema operativo opensource oltre che un software libero (tranne che per alcuni componenti software che gli utenti possono decidere di installare opzionalmente).
Viene ricordato come Ubuntu sia un sistema operativo sicuro e robusto, con un modello di rilascio biennale, capace di supportare nativamente gran parte delle applicazioni utilizzate sulla piattaforma Windows. Vengono citate a mero titolo esemplificativo applicazioni quali Chrome, Firefox, Steam, Spotify, Skype, Steam e VLC.
Se si dovesse eseguire un programma specifico per Windows che non è stato ancora portato su Linux, il livello di compatibilità di Wine aiuterà ad avviare e utilizzare la maggior parte dei programmi Windows: Wine 5.0, per eseguire programmi Windows in ambiente Linux.
Nel post pubblicato sul blog di Ubuntu sono indicati anche i programmi di più largo utilizzo in Windows 7 e se essi possano essere o meno usati con la nota distribuzione Linux. L’indicazione “P” fa riferimento al fatto che è disponibile un’alternativa capace di fornire almeno una parte delle funzionalità (“supporto parziale”) presenti nel prodotto originale.
I suggerimenti di Canonical per passare da Windows 7 a Ubuntu sono molto simili a quelli presentati nell’articolo Passare da Windows 7 a Windows 10 con installazione da zero per la migrazione a Windows 10.
In particolare, viene richiamata l’attenzione sul backup del contenuto delle cartelle di sistema di Windows (ad esempio %appdata%
) che ospitano i dati di configurazione dei vari programmi. Il contenuto di tali cartelle può essere trasportato nell’installazione di Ubuntu per avviare le applicazioni esattamente come avviene in Windows 7.
“E se trovate qualcosa che non vi piace, potete semplicemente provare una distribuzione Linux diversa“, si legge nel post di Canonical.
We want to help less tech-savvy Windows 7 users migrate from their old operating system to Ubuntu. In the first part of this tutorial series, we will start with considerations for the upgrade, hardware and software options, and data backup.https://t.co/ONLnPWvSMT pic.twitter.com/DkByGgHHGR
— Ubuntu (@ubuntu) January 28, 2020