Con l’arrivo del mese di agosto sono in tanti a spostarsi in auto per trascorrere un po’ di meritate ferie, soprattutto dopo il primo buio semestre di questo 2020.
Il Codice della Strada, lo ricordiamo, vieta espressamente l’uso del cellulare mentre si è alla guida. Al di là delle sanzioni pecuniarie, però, l’utilizzo dei dispositivi mobili quando si è al volante resta fonte di distrazione e una delle prime cause di incidenti.
Basti pensare che secondo diversi studi, i tempi di reazione di chi guida e contemporaneamente usa un dispositivo elettronico si riducono del 50% (per non parlare del fatto che l’utilizzo del device riduce significativamente la soglia di attenzione, portandola al pari di una persona con tasso alcolemico elevato). Il rischio di incidente per chi usa un cellulare mentre è alla guida aumenta inoltre di oltre 4 volte.
Ciò premesso, il Codice della Strada (articolo 173) fissa comunque i casi in cui l’uso del cellulare può essere ammesso: “è consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie (che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani)“.
Come spiegato nell’articolo Cellulare alla guida: come usarlo senza ritiro della patente, il consiglio è quello di usare un sistema viva voce in auto oppure tenere indossato un solo auricolare impostandolo a volume moderato. In ogni caso non si può e non si deve mai afferrare il cellulare con le mani distogliendo lo sguardo dalla carreggiata.
Le migliori app per gli automobilisti
Tutte quelle app che permettono di interagire con lo smartphone in sicurezza, senza pericolose distrazioni, sono perciò davvero ben accette.
– Android Auto integrato nel sistema di infotainment dell’auto
Le autovetture più recenti dispongono di un sistema di infotainment che di serie o dietro versamento di un importo aggiuntivo, consentono di integrare tutte le funzionalità del proprio smartphone Android.
Android Auto è il nome che Google ha scelto per il sistema che permette di collegare il dispositivo mobile con il display del sistema di infotainment messo a disposizione dalla casa automobilistica produttrice del veicolo.
Con Android Auto il navigatore, le funzionalità telefoniche, la messaggistica, i servizi di streaming online e molto altro ancora vengono proposti sul display dell’auto, con un’interfaccia semplificata che non distrae e non costringe a distogliere l’attenzione dalla strada. Ed è possibile, per esempio, farsi leggere anche un audiolibro.
L’ampio supporto dei comandi vocali di Google Assistant consente di chiedere ad Android Auto di effettuare ogni genere di operazione senza mai la necessità di staccare una mano dal volante.
Fino “a ieri” per usare Android Auto era necessario collegare lo smartphone via cavo al sistema di infotainment della vettura ma da poco è possibile farlo anche in modalità wireless: una bella comodità.
L’elenco dei veicoli compatibili con Android Auto è consultabile a questo indirizzo ma Google ancora non condividere l’elenco di quelli che ad oggi supportano anche la modalità wireless. Inoltre, il supporto wireless è al momento assicurato solo per i Google Pixel e per la maggior parte dei top di gamma a marchio Samsung.
– Android Auto come app a sé
Android Auto è però offerto anche come applicazione a sé stante scaricabile e installabile attraverso il Play Store.
L’abbiamo recensita nel dettaglio a suo tempo e da allora è cambiata poco anche perché Google ha intenzione di ritirarla nel prossimo futuro: Android Auto: cos’è e come funziona.
Perché Googla abbandonerà Android Auto? Perché la denominazione Android Auto, come detto in precedenza, sarà usata soltanto per riferirsi all’integrazione con il sistema di infotainment dell’auto.
Chi fosse sprovvisto di un’autovettura compatibile con Android Auto può installare lo smartphone su un supporto e avviare da lì l’applicazione usandola in maniera indipendente.
Fintanto che durerà perché a breve, come abbiamo visto nell’articolo Android Auto integrato in Google Maps con la funzionalità Inizia a guidare, tutte le funzionalità di Android Auto saranno esclusivamente fruibili dall’app Google Maps toccando il pulsante Inizia a guidare del navigatore.
– L’assistente Google: Google Assistant
Con un po’ di pratica, anche senza usare Android Auto, è possibile chiedere all’assistente Google di effettuare delle operazioni mentre si è alla guida, ad esempio di inviare un messaggio, rispondere a una comunicazione in arrivo o avviare una chiamata.
Tanti esempi pratici, pronti per l’uso, nel nostro articolo Assistente Google migliora ancora e risponde ai comandi vocali in italiano.
– Lettore di notifiche gratuito da qualsiasi App
L’app tutta italiana Lettore di notifiche gratuito da qualsiasi App, sviluppata da Mario Pelissetto, è secondo noi un vero e proprio gioiellino per i “palati” più fini ed esigenti. Non è un’applicazione per tutti nel senso che se non si fosse disposti a “studiare” un po’, ad approfondirne le potenzialità, ad adattarla alle proprie necessità e se si volesse qualcosa di “già pronto”, allora si resterà delusi. Diversamente, con un minimo di impegno, si potranno controllare le notifiche dalle varie app e le chiamate in arrivo in modo semplice, veloce ed efficace. Una guida passo-passo è disponibile nel nostro articolo Come leggere SMS, messaggi e notifiche Android in auto.
Tra i navigatori è possibile tenere installati e utilizzare sia Google Maps che Waze (con il secondo che fa comunque parte del portafoglio Google). Tante funzionalità di Waze sono state via a via introdotte in Google Maps tanto che adesso l’applicazione fornisce i limiti di velocità in tempo reale nonché consente di inviare e ricevere segnalazioni sugli incidenti, le code, la presenza di autovelox fissi e mobili e così via: Confronto Google Maps Waze: differenze tra i due navigatori.
Per ascoltare musica in streaming basta banalmente collegare il sistema di infotainment dell’auto (se non compatibile con Android Auto) al proprio smartphone via Bluetooth quindi avviare la riproduzione di brani musicali con Spotify, Google Play Musica e altre applicazioni. Le due citate sono controllabili anche da Google Maps, in modo da tenere a tutto schermo il navigatore, e mostrano un’interfaccia ridotta ai minimi termini per gestire rapidamente le tracce.
Sempre con Google Maps è possibile stabilire rapidamente dove si è parcheggiata l’auto nel caso in cui non si riuscisse a ritrovarla (può accadere in piazzali di grandi dimensioni): Trovare la posizione del parcheggio con Android.
Da ottobre 2019 Waze consente anche di calcolare i costi dei pedaggi autostradali, senza più la necessità di installare altre app: Costo pedaggio autostradale: da oggi lo calcola Waze.
Per verificare se un veicolo sia in regola con gli obblighi assicurativi, con la revisione periodica, se fosse stato denunciato un furto oltre che controllare estremi e importo del bollo, è possibile utilizzare l’app InfoTarga. Essa non fa altro che attingere ai database pubblici per mostrare tutte le informazioni richieste in un’unica schermata.
Un’app “storica” per controllare i prezzi del carburante è Prezzi benzina, GPL e metano mentre con Drivvo si possono gestire le spese di auto e moto.
Interessante anche Mister Lavaggio che permette di fissare un appuntamento per il lavaggio dell’auto, sia all’interno che all’esterno. Il lavaggio viene garantito a prezzi concorrenziali, senza usare acqua e senza lasciare residui: l’addetto effettuerà l’intervento dove richiesto, anche a casa del cliente.
Bellissima, infine, per i più tecnici e curiosi l’app Car Scanner ELM OBD2 che permette di interagire con la centralina ed estrarre tutte le informazioni sul funzionamento dell’auto, soprattutto quelle che di norma non vengono mai condivise.
Per il corretto funzionamento lo scanner richiede un adattatore OBD2 basato sul chip ELM327 compatibile con WiFi o Bluetooth 4.0.