In che modo Windows Phone differirà da Google Android ed Apple iOS? Lo hanno chiesto, in occasione del CES di Las Vegas, a Joe Belfiore (nella foto a lato), vicepresidente del sistema operativo Microsoft per il mondo “mobile”. Non sono stati rivelati molti dettagli sul futuro di Windows Phone: Belfiore si è limitato a dichiarare come l’azienda di Redmond intenda confrontarsi e, possibilmente, battere la concorrenza sul piano della “qualità”. Secondo il punto di vista di Belfiore, tutte le aziende attive sul segmento Android si confrontererebbero essenzialmente sul piano delle specifiche hardware senza contribuire fattivamente al miglioramento del software. Inoltre, sempre secondo Belfiore, il mercato Android sarebbe caotico, estremamente frammentato, un giungla per il consumatore. In commercio ci sono device di ogni genere, ciascuno che utilizza una versione differente di Android. Ed è proprio questo l’aspetto dal quale Microsoft vuole partire: Windows Phone, secondo Belfiore, dev’essere necessariamente qualcosa di diverso; pur proponendosi a diversi produttori (la medesima strategia multi-OEM usata da Google nel caso di Android), il sistema operativo Microsoft deve combinare “la stabilità” e “l’omogeneità” di Apple iOS.
Risolti i problemi con l’hardware, secondo il responsabile del colosso guidato da Steve Ballmer, Windows Phone avrebbe la strada spianata per guadagnare sempre più attenzione da parte degli utenti. La release più recente del sistema operativo, sempre secondo Belfiore, “Mango“, introduce migliorie che la pongono molti gradini più in alto rispetto alla precedente versione, lanciata un anno prima.
Al momento si sa che i tecnici di Microsoft sono al lavoro su due aggiornamenti di Windows Phone: il primo, conosciuto con il nome in codice di “Tango” ed il secondo, “Apollo” (quest’ultimo dovrebbe essere Windows Phone 8). Non è dato sapere, però, quali saranno le novità che verrano integrate all’interno di tali update.
Per Belfiore, Microsoft avrebbe quindi tutte le carte in regola per farsi largo anche in campo “mobile” nonostante la strada da percorrere ed il divario da colmare rispetto ai principali rivali quali Android ed iOS, almeno in termini di quote di mercato, sia ad oggi enorme.
Il vicepresidente del progetto Windows Phone aveva rilasciato un’intervista, nei giorni scorsi, al New York Times confidando che l’input per lo sviluppo del sistema operativo Microsoft destinato ai dispositivi mobili sarebbe arrivato, nel 2007, dal lancio dell’Apple iPhone. “Apple ha provocato un maremoto nell’industria rispetto al genere di prodotti da loro sviluppati; sono unici e godono di un elevato appeal agli occhi dei consumatori“, ha dichiarato Belfiore.