Skolkovo, cittadina russa alle porte di Mosca (ne è quasi un quartiere periferico), potrebbe essere destinata a diventare la nuova Silicon Valley. Tale nome fu assegnato nel 1971 all’area geografica situata a sud della baia di San Francisco, in California, in forza dell’altissima concentrazione di aziende legate ai software, ai semiconduttori e ai computer che indesiderono lì il proprio “quartier generale”.
Microsoft sembra ora determinata ad investire anche in terra russa pianificando un’operazione da decine di milioni di dollari che vedrà coinvolti, almeno nella fase iniziale, circa 100 ricercatori specializzati nel settore dell’information technology. I piani di sviluppo sono stati confermati dal responsabile della filiale russa di Microsoft, Alexey Palladin, che ha offerto qualche informazioni sugli obiettivi a cui guarderà il nuovo centro di ricerca e sviluppo: la realizzazione di nuove tecnologie “in the cloud” e di applicazioni per Microsoft Dynamics, la soluzione composta da software e servizi che il colosso di Redmond propone per il miglioramento della gestione delle operazioni finanziarie, delle relazioni con i clienti e della catena logistica.
Il polo di ricerca e sviluppo che sarà costruito a Skolkovo potrebbe aprire i battenti già nel 2015, anche grazie alle collaborazioni avviate con diversi atenei ed istituti russi, tra i quali la Skolkovo Open University (OpUS) e l’Università di Scienza e Tecnologia (Skolkovo Tech).
Proprio nella presentazione di Skolkovo si legge come la cittadina ambisca a diventare una “città-laboratorio”; una località ad impatto zero dove l’energia sarà utilizzata in modo sempre più efficiente e dove le emissioni di sostanze inquinanti sarà annullata o comunque portata a livelli minimi. Proprio in questi mesi, si legge, è in corso la realizzazione della nuova rete per la distribuzione dell’energia elettrica.
Altre grandi nomi, quali Google ed Apple, non hanno per il momento né confermato né smentito un potenziale interesse ad investire su di un polo di ricerca a Skolkovo.