Microsoft prova a innovare nel settore delle videoconferenze con la nuova Together Mode.
Si tratta di una speciale modalità che può essere attivata su richiesta, ad esempio, da colui che tiene una lezione o si occupa di una presentazione online. Una soluzione utile per gestire in un’unica schermata decine o centinaia di partecipanti.
Se, ad esempio, con Google Meet è possibile (eventualmente installando un’apposita estensione) visualizzare il flusso video di tutti i partecipanti sulla stessa schermata (vedere Meet Google: tutti possono organizzare videoconferenze gratis), Microsoft Teams vuole adesso provare a fare di più: ricorrendo all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, la sagoma di ciascun partecipante alle videoconferenze viene automaticamente ritagliata in tempo reale e mostrata su uno sfondo scelto dall’organizzatore dell’evento online.
Tra i tanti sfondi si può optare, ad esempio, per un auditorium, un caffé, la scrivania di un ufficio, l’aula magna di un’università e molto altro ancora (come si vede nel video che ripubblichiamo di seguito).
Microsoft spiega che dal momento che gli utenti vengono posti in un luogo fisso rispetto agli altri, ogni partecipante alla videochiamata può interagire con gli altri e stabilire un contatto visivo seppure in forma virtuale.
Non si tratta quindi di un semplice “trucco visuale” posto in essere da Microsoft ma di una tecnologia innovativa che affonda le radici nella realtà virtuale. D’altra parte su Together Mode ha lavorato in prima persona Jaron Lanier, noto ricercatore considerato pioniere della realtà virtuale e considerato come “padre” del termine virtual reality (VR).
Il meccanismo appena presentato contribuirebbe, secondo Lanier, a facilitare la partecipazione, facendo sentire ciascun utente meno isolato.
Stando a quanto trapelato, i primi sfondi di Together Mode dovrebbero debuttare ad agosto 2020 su Microsoft Teams che nel frattempo si arricchirà di nuove funzionalità come i filtri video (per migliorare la resa del flusso video proveniente dalla propria telecamera), un’estensione per sondare il livello di interesse e attenzione dei partecipanti, le live reactions per consentire a ogni singolo individuo di esprimere il suo stato, i nuovi “fumetti” per scrivere messaggi di testo e inviare richieste senza ricorrere alla chat, una migliore trascrizione testuale delle videoconferenze con le informazioni su tutti coloro che sono intervenuti e altro ancora. Per maggiori informazioni vedere il post pubblicato da Microsoft.
Per approfondire, vedere gli articoli Come organizzare una videoconferenza con Microsoft Teams e Microsoft Teams: come funziona e come si utilizza per lo smart working.