Le ultime settimane non sono state particolarmente rosee per Microsoft, segnate da gravi disservizi che hanno creato un bel po’ di problemi ad utenti e aziende. In ordine cronologico, l’ultima delle anomalie è quella che ha investito Microsoft Teams.
In base a quanto condiviso sul profilo Twitter di Microsoft 365 Status, nelle ultime ore il colosso di Redmond ha indagato su un problema che rendeva impossibile per gli utenti accedere a Microsoft Teams, sia tramite app desktop che via browser web. A chi provava ad effettuare il login, la piattaforma mostrava il seguente messaggio: «Operazione non riuscita, errore imprevisto».
Dopo aver effettuato tutti i controlli del caso, il team di supporto di Microsoft ha confermato che l’interruzione del servizio era la conseguenza di un cambio di configurazione che è stato poi annullato per poter consentire il corretto utilizzo di Teams.
Abbiamo avviato l’annullamento del cambio di configurazione che ha provocato il disservizio. Il monitoraggio della telemetria del servizio indica che c’è un miglioramento della disponibilità in America, Europa, Asia, Medio Oriente e Africa.
Per cercare di tranquillizzare la community, Microsoft ha poi annunciato che rivedrà le sue procedure di configurazione. Un’interruzione improvvisa del servizio come questa non dovrebbe verificarsi più in futuro (almeno si spera), perché già in fase di test si cercherà di identificare e – nel caso – risolvere eventuali problemi, spiega il colosso tech.
Stiamo rivedendo le nostre procedure di configurazione per meglio identificare problemi simili durante i nostri cicli di sviluppo e test.
Restando in argomento, di recente è stata scovata una grave falla di sicurezza proprio in Microsoft Teams. Scoperto da alcuni ricercatori di sicurezza, il bug può potenzialmente essere usato come strumento per diffondere malware tra gli utenti attraverso la citata piattaforma in viola (sono circa 280 milioni gli utenti attivi ogni mese).
Stupisce però che, nonostante abbia confermato l’esistenza della falla, Microsoft non stia dando priorità alla situazione. Il motivo? Il bug “non soddisfa i requisiti per l’assistenza immediata“.