Il team che si sta occupando delle varie fasi di sviluppo del nuovo sistema operativo targato Microsoft – Windows 8 – ha pubblicato un lunghissimo post “inedito” sul blog del progetto. Questa volta, al centro dell’analisi c’è l’interfaccia di Windows Explorer, una delle componenti più importanti della shell del sistema operativo del colosso di Redmond.
Steven Sinofsky, nell’incipit del suo intervento, ha voluto condividere alcune schermate che mostrano come si è evoluta l’interfaccia utente di Windows dalla prima versione sino ad arrivare a Windows 7. Dalla lettura delle dichiarazioni di Sinofsky emerge come Microsoft voglia agire simultaneamente sul miglioramento di più aspetti: l’usabilità dell’interfaccia, la chiarezza della stessa e l’aspetto prestazionale. Del miglioramento delle performance avevamo già parlato in questo articolo: è interessante notare come “i dati di telemetria” citati suggeriscano evidenzino l’utilizzo di utilità di terze parti quali TeraCopy, FastCopy, xplorer2 e QTTabBar; è lo stesso Sinofsky a citarle espressamente.
Microsoft ha pubblicato un interessante grafico che mostra quali sono i comandi più frequentemente utilizzati dagli utenti di Windows. La maggior parte degli utenti si serve del comando “Incolla” mentre, con un notevole distacco, alle posizioni successive si collocano “Proprietà” (l’accesso alla finestra delle proprietà di un file o di una cartella), “Copia“, “Elimina“, “Rinomina“, “Aggiorna” e “Taglia“.
Più frequentemente i comandi sono invocati dagli utenti servendosi del menù contestuale o di un “tasto-scorciatoia“; meno sovente, invece, si fa uso della barra degli strumenti di Explorer o dei menù.
Dall’osservazione delle abitudini degli utenti, quindi, Microsoft ha deciso di riportare Windows Explorer alle sue basi ossia tornare a fare in modo che esso possa fungere da valido “file manager” portando alla conoscenza alcune funzionalità nascoste, conosciute – sino ad oggi – solo dai più smaliziati.
In Windows 8, inoltre, i comandi di utilizzo più frequente saranno spostati nelle aree più visibili dell’interfaccia riportando in auge alcune peculiarità di Windows XP alle quali molti utenti erano abituati.
L’interfaccia “a nastro” (ribbon) introdotta con convinzione in Office 2007 e poi sfruttata anche in Windows 7 per alcune applicazioni, è la scelta su cui Microsoft si sta orientando anche per l’Explorer che caratterizzerà Windows 8. Nella scheda Home di Windows Explorer sarà collocato l’84% dei comandi più usati dagli utenti mentre cliccando sulla linguetta Share si accederà alle funzionalità spiccatamente orientate alla condivisione delle risorse. La scheda “View” conterrà invece i comandi per variare le modalità di visualizzazione degli oggetti (file e cartelle). Ancora, la “tab” denominata “Search” consentirà di accedere a strumenti per la ricerca di qualunque genere di dato, ancor’oggi poco conosciuti ai più. Un clichè già predisposto darà modo di invocare le ricerche più comuni e quelle più complesse ed, allo stesso tempo, fruttuose.
Nel disegnare la nuova interfaccia di Windows 8, i tecnici di Microsoft hanno tenuto conto della sempre più ampia diffusione di macchine dotate di schermi in grado di raggiungere risoluzioni più elevate rispetto al passato. Secondo la società guidata da Steve Ballmer, i formati video “wide” sarebbero divenuti ormai uno standard de facto: 1366×768 pixel è divenuta una risoluzione molto comune in ambito PC con, in seconda e terza posizione, 1280×800 e 1600×900 pixel.
In una nota a sé stante, Sinofsky ha sottolineato anche l’aggiunta, in Windows 8, del supporto nativo e completo per i formati ISO e VHD. Entrambi potranno essere “montati” sul sistema ed il loro contenuto utilizzato come se fosse memorizzato su un disco fisso anziché su un’unità rimovibile.
Cliccando qui è possibile prelevare un video, prodotto dal team di Microsoft, in cui sono illustrate le principali migliorie apportate alla shell di Windows 8.