Microsoft ha di recente stretto una collaborazione con la startup Semafor, al fine di utilizzare i suoi chatbot di Intelligenza Artificiale nel contesto della pubblicazione di notizie.
Nella partnership, a quanto pare, il colosso di Redmond sta pagando alla startup una somma di denaro per sponsorizzare feed di notizie flash, un progetto che è stato battezzato “Signals“.
Secondo le voci che circolano online, l’entità del contratto dovrebbe essere “sostanziosa” e dovrebbe essere utile per gestire un sistema che dovrebbe proporre una dozzina di post al giorno, relativi alle ultime notizie più importanti al mondo. Il co-fondatore di Semafor, Ben Smith, ha chiarito come Signals sarà scritto interamente da giornalisti che utilizzeranno l’Intelligenza Artificiale per redigere i propri pezzi.
Microsoft, Semafor e il progetto Signals: il futuro del giornalismo?
A quanto pare, però, l’impegno di Microsoft in questo settore non finisce qui. Negli scorsi giorni, infatti, la compagnia avrebbe annunciato collaborazioni con diverse organizzazioni di giornalisti, come la Craig Newmark School of Journalism, la Online News Association e il GroundTruth Project.
Questa serie di partnership cerca di avvicinare il mondo del giornalismo all’Intelligenza Artificiale, con il primo che vede spesso il secondo come un competitor molto pericoloso.
Di fatto, però, i sistemi utilizzati per alimentare l’IA con informazioni si sono rivelati alquanto controversi. A tal proposito, basta citare i problemi legali che la stessa Microsoft sta affrontando con il New York Times.
La celebre testata giornalistica, nello scorso mese di dicembre, ha intentato causa sia alla compagnia creata da Bill Gates che a OpenAI, sostenendo che i chatbot IA delle due aziende avrebbero abusato del lavoro dei giornalisti newyorkesi.
Come lavorerà Signals?
I giornalisti di Semafor si concentreranno sulle notizie dell’ultima ora, cercando rapidamente resoconti e dichiarazioni in merito online, individuando fonti delle notizie in diverse lingue.
Un post su Signals potrebbe includere punti di vista di giornali occidentali, cinesi o russi, per esempio, con i giornalisti che riassumono e contestualizzano i diversi punti di vista, citando le fonti.
Noreen Gillespie, ex giornalista dell’Associated Press, assunta da Microsoft tre mesi fa per stringere rapporti con le società di stampa, ha affermato come “I giornalisti devono adottare questi strumenti per sopravvivere e prosperare per un’altra generazione“.
Di certo, Semafor offre delle solide basi per il progetto Signals. La startup, infatti, è stata fondata dal già citato Ben Smith, ex redattore di BuzzFeed, e Justin Smith, ex amministratore delegato di Bloomberg Media.