Lanciato nel 2015, Visual Studio Code è diventato uno degli editor di codice più popolari per gli sviluppatori grazie alla sua flessibilità e all’integrazione con strumenti di sviluppo moderni. Tanto che chiamarlo “editor di codice” è davvero riduttivo, considerate le sue ampie possibilità di personalizzazione, grazie soprattutto alle estensioni. La sua crescita esponenziale ha reso Visual Studio Code uno standard de facto nell’ambito dello sviluppo software, soprattutto dopo l’acquisizione di GitHub da parte di Microsoft e la sua collaborazione con OpenAI per integrare strumenti come GitHub Copilot. Abbiamo visto in un altro articolo se sia davvero possibile sviluppare software con un chatbot basato sull’intelligenza artificiale.
Negli ultimi giorni sta tuttavia montando la polemica. È emerso che solo le estensioni sviluppate da Microsoft possono accedere ad alcune API speciali e, inoltre, l’estensione GitHub Copilot Chat, pubblicata da Microsoft, utilizza un gran numero di Proposed API, solitamente riservate a test interni. Vediamo cosa significa.
È polemica per l’uso delle Proposed API nell’estensione GitHub Copilot Chat per Visual Studio Code
Le Proposed API di Visual Studio Code si riferiscono a funzionalità e interfacce programmatiche che sono in fase di sviluppo e non ancora completamente stabilite. Queste API sono disponibili per gli sviluppatori che desiderano testare nuove caratteristiche prima della loro implementazione definitiva.
Le estensioni di terze parti possono utilizzare queste API per accedere a funzionalità avanzate che non sono disponibili nelle versioni stabili delle API. Tuttavia, gli sviluppatori devono essere consapevoli che le Proposed API possono subire modifiche o essere rimosse nelle versioni successive.
In ogni caso, le estensioni che integrano l’uso delle Proposed API non possono essere pubblicate nel marketplace ufficiale di Visual Studio Code fino a quando non diventano stabili.
L’estensione GitHub Copilot Chat, tuttavia, nonostante utilizzi queste API, è regolarmente disponibile sul marketplace. E così Microsoft ha dovuto incassare accuse di concorrenza sleale. L’azienda porrebbe in una situazione privilegiata una sua estensione, di fatto penalizzando quelle sviluppate da soggetti terzi.
Le accuse di pratiche anticoncorrenziali nello sviluppo software
Fino a qualche tempo fa, parlando di pratiche anticoncorrenziali, Microsoft era nell’occhio del ciclone per l’integrazione del suo browser in Windows, del Media Player o di Teams. Questa volta, però, si entra in un terreno inesplorato.
L’integrazione di GitHub Copilot con Visual Studio Code, insieme alla partecipazione di Microsoft in OpenAI, rafforza il controllo della società di Satya Nadella sul mondo della programmazione, con il rischio di escludere potenziali concorrenti che non hanno accesso alle stesse risorse.
Il legame tra intelligenza artificiale e IDE (gli ambienti di sviluppo integrato) sarà sempre più centrale: costruirsi una posizione solida oggi significa poter contare, nel prossimo futuro, su una vasta platea di sviluppatori. Sì, perché la programmazione è viva e vegeta.