I giorni in cui la crescita di Microsoft era strettamente legata a Windows sono ormai alle spalle grazie alla nuova impronta che il CEO Satya Nadella, insediatosi nel 2014 e recentemente insignito del ruolo di presidente, ha dato all’azienda.
In questi anni Microsoft ha sviluppato enormemente la sua piattaforma cloud Azure e con l’intento di venire incontro alle esigenze dei clienti ha abbracciato l’opensource e Linux tanto, ed è questa la notizia, da creare una sua distribuzione.
Il nome non è molto commerciale, si chiama CBL-Mariner, ma è la prima distribuzione Linux realizzata da Microsoft: è stata progettata ad uso interno e per funzionare sui dispositivi di confine della rete aziendale.
L’esistenza di questa distribuzione non è nuova dato che i primi segni del suo utilizzo risalgono ormai allo scorso novembre, almeno quelli osservati al di fuori del perimetro aziendale. Internamente CBL-Mariner è in uso da molto più tempo ma ha raggiunto solo adesso la versione 1.0.
Con l’occasione CBL-Mariner è stata distribuita sotto licenza MIT confermando, come dichiarato dai portavoce di Microsoft, “l’impegno dell’azienda per l’open source e per restituire il suo contributo alla comunità Linux“.
Linux è un sistema operativo che esiste da tre decenni ma è stato storicamente trascurato da Microsoft per ovvie ragioni. In passato era considerato una minaccia per gli affari dell’azienda tanto che Steve Ballmer, l’ex CEO di Microsoft, l’ha persino definito un cancro da estirpare.
A più riprese, dopo l’insediamento di Nadella al timone della società di Redmond, i vertici di Microsoft hanno ripetutamente dichiarato di essersi sbagliati su Linux e sull’opensource in generale. Anche perché negli ultimi anni sono stati proprio una delle leve più importanti per la crescita dell’azienda.