Con una mossa senza precedenti, Microsoft ha deciso di donare il sorgente di alcuni suoi “storici” software al Computer History Museum di Mountain View (California). Certo, si tratta di prodotti molto più che “di annata” ma l’obiettivo è mostrare il punto di partenza, quell’embrione da cui avrebbe poi vorticosamente preso vita il mercato dei personal computer. Così, facendo riferimento ai link presenti in calce a questa pagina, tutti gli interessati possono da oggi scaricare il codice sorgente di MS-DOS 1.1, MS-DOS 2.0 e Word 1.1a.
Tutto iniziò nel 1980 quando IBM contattò Microsoft per richiedere la fornitura di un vero e proprio sistema operativo da installare sui suoi personal computer (fino ad allora, ciò che Microsoft aveva offerto era un interprete per il linguaggio BASIC). Due anni più tardi, fu concesso in licenza ad IBM il sistema operativo che Big Blue avrebbe poi battezzato PC-DOS e che invece Microsoft preferì battezzare MS-DOS (la versione 2.0 fu rilasciata nel 1983).
Ciò che è interessante notare è che la versione 1.1 di MS-DOS, nonostante le sue enormi limitazioni, era comunque in grado di funzionare in appena 12 KB di memoria.
Per quanto riguarda Word, agli albori di MS-DOS il wordprocessor più utilizzato in assoluto era WordPerfect (basato anch’esso su DOS). La situazione cambiò radicalmente, però, a partire dal 1989 quando Microsoft rilasciò le prime versioni di Word.
Word 1.1a, databile 1990, era compatibile con Windows 3.1 ed era quindi già utilizzabile con mouse ed interfaccia grafica. Il codice sorgente, che viene oggi reso pubblico, pesa circa 7 MB ed è stato principalmente sviluppato in C.
Peccato che Microsoft si sia limitata a rilasciare il sorgente di prodotti vecchi di 25-30 anni. Sarebbe stato molto più interessante poter interagire, ad esempio, con un prodotto come Windows 95 (rilasciato a fine agosto 1995), prodotto che ha sancito la diffusione dei sistemi a 32 bit e che ha subito guadagnato vastissima popolarità.