Il legame tra Microsoft e Linux si è fatto sempre più stretto nel corso degli ultimi anni. Il sostegno al sistema operativo del pinguino, che fino a qualche anno fa sembrava assolutamente impensabile, è confermato con la partecipazione dell’azienda di Redmond all’edizione di quest’anno della conferenza Ubuntu Summit.
In vista dell’importante evento organizzato da Canonical, Microsoft ha condiviso una fitta agenda di appuntamenti, ulteriore testimonianza dell’impegno nel supportare Linux e le tecnologie open source.
Durante l’edizione 2023 di Ubuntu Summit, in programma a Riga (Lettonia) dal 3 al 5 novembre prossimi, Microsoft parlerà delle novità relative all’integrazione tra il Sottosistema Windows per Linux (WSL) e Ubuntu, gli scenari di utilizzo delle applicazioni .NET 8 sulla distribuzione di Canonical e l’integrazione di Azure con il servizio snapshot di Ubuntu.
La partecipazione di Microsoft a Ubuntu Summit 2023 non è una sorpresa
La mano tesa a Linux arriva da lontano: il successo della piattaforma Azure affonda le sue radici nel supporto delle principali distribuzioni Linux, diventate uno strumento essenziale per il business dell’azienda di Redmond. Il merito è del CEO e presidente Satya Nadella (il terzo presidente nella storia dell’azienda dopo Bill Gates e John W. Thompson, quando nel 2014 – nel periodo più nero per Microsoft – Steve Ballmer fu messo alla porta) che ha deciso di investire pesantemente sul cloud come strumento per riportare la sua società ai fasti di un tempo.
Ammettendo di aver sbagliato rispetto all’open source, Microsoft ha iniziato a contribuire ai principali progetti open source, è entrata far parte della Open Invention Network, della Open Source Initiative (OSI) e della Linux Foundation. Ha inoltre integrato in Windows 10, prima, e in Windows 11, poi, la possibilità di usare una versione ufficiale del kernel Linux, grazie al già citato WSL. Di recente Microsoft ha anche spiegato come installare Linux.
E pensare che negli anni più bui della storia di Microsoft, quando al timone dell’azienda c’era Ballmer, il CEO dell’azienda dichiarò improvvidamente: “Linux è come un cancro che si attacca, in termini di proprietà intellettuale, a tutto ciò che tocca“. Era il 2001, Ballmer era fresco di nomina, e con la sua esternazione suscitò un vespaio di polemiche. L’ex CEO di Microsoft voleva esprimere preoccupazione per il fatto che il modello open source potesse minacciare la proprietà intellettuale di Microsoft.
Ballmer sottovalutò il valore dell’open source e non comprese che proprio la collaborazione con la comunità e gli investimenti sul software aperto avrebbero invece aiutato a preservare la proprietà intellettuale Microsoft addirittura facendo crescere il volume d’affari della società.
Di cosa parlerà Microsoft in occasione dell’Ubuntu Summit
Come abbiamo anticipato in apertura, l’Ubuntu Summit di Canonical sarà l’occasione per spiegare come creare un ambiente di lavoro basato su Linux direttamente in Windows. Chissà se Microsoft illustrerà nel dettaglio anche le novità di WSL 2.0.0 introdotte a settembre 2023, utili per plasmare macchine virtuali sempre più vicine alle proprie necessità.
OCI (Open Container Initiative) è un insieme di standard aperti e specifiche tecnologiche per creare e gestire container software. Le immagini OCI sono essenzialmente pacchetti di file che contengono tutti i componenti necessari per eseguire un’applicazione in un container. Nel corso dell’evento organizzato da Canonical, Microsoft mostrerà il processo di containerizzazione delle applicazioni .NET utilizzando Ubuntu. Particolare attenzione sarà rifusa sulla creazione di immagini OCI di dimensioni minime, massimizzando al contempo la sicurezza e l’efficienza delle applicazioni.
I tecnici dell’azienda guidata da Nadella si concentreranno anche sull’introduzione delle novità di .NET 8 LTS, la versione del framework con supporto a lungo termine nata per rafforzare il legame con Linux.
Concluderà i lavori una tavola rotonda sul futuro dell’intelligenza artificiale: se i vantaggi sono sotto gli occhi di tutti, rimangono da affrontare molteplici aspetti come la condivisione di linee guida etiche, le preoccupazioni per la sicurezza e l’impatto economico reale.