Microsoft ha annunciato, nel corso della WinHEC (Windows Hardware Engineering Conference) di Seattle, che renderà disponibile una versione beta della sua tecnologia per la virtualizzazione (nome in codice “Viridian”) già entro la fine del 2006 mentre la versione finale della stessa dovrebbe essere rilasciata entro sei mesi a partire dal lancio della versione “server” RTM di Windows Vista (“Longhorn Server”). La tecnologia Windows Server hypervisor permetterà di eseguire, sulla stessa macchina “fisica”, diverse macchine “virtuali” (su ciascuna di esse è possibile installare, configurare ed eseguire un sistema operativo differente). Dovrebbe quindi essere questo il successore diretto di Virtual Server 2005 R2 per Windows Server 2003, distribuito gratuitamente da Microsoft a partire dagli inizi del mese di Aprile scorso.
Parallelamente, il colosso di Redmond ha anche anticipato che, nel corso dei prossimi tre mesi, verrà presentata una versione beta di System Center Virtual Machine Manager, strumento per la gestione delle operazioni di virtualizzazione (per ora conosciuto con il nome in codice di “Carmine”).
Sinora criticata per essere rimasta indietro nel campo della virtualizzazione su sistemi x86 rispetto, ad esempio, a VMware ed a progetti opensource quali Xen, Microsoft sembra essere determinata a puntare molto su questa tecnologia. Ne è una prova l’annuncio circa l’intenzione di acquisire Softricity, software house specializzata proprio nello sviluppo di soluzioni per la virtualizzazione di applicazioni Windows e per la distribuzione delle stesse sulle varie workstation che compongono una stessa rete aziendale. L’approccio offerto da Softricity potrà essere utilizzato, per esempio, dagli utenti business che rilevino problemi di compatibilità di talune applicazioni con il nuovo Windows Vista: in tal caso, i software “incriminati” potranno essere eseguiti attraverso un server centrale ad esempio da un sistema virtuale Windows 2000 od XP.
Le soluzioni Softricity-Microsoft dovrebbero consentire quindi di virtualizzare singole applicazioni – come abbiamo visto nel caso di Altiris SVS – eliminando definitivamente la possibilità di incappare in conflitti tra programmi ed il problema del “DLL hell” (dovuto alla condivisione delle stesse librerie da parte di più software, alcuni più vecchi altri più recenti, installati sullo stesso sistema).
Il WinHEC dovrebbe essere anche teatro per il lancio di una nuova CTP di Windows Vista nonché delle beta aggiornate di Office 2007 e Longhorn Server.