Microsoft preme l'acceleratore su XPS: l'anti-PDF

Dopo l'annuncio di Siverlight, tecnologia che consente la riproduzione di file multimediali e la visualizzazione di applicazioni web interattive direttamente nel browser e che si pone, quindi, in diretta concorrenza con il "Flash Player" di Adobe, Mi...

Dopo l’annuncio di Siverlight, tecnologia che consente la riproduzione di file multimediali e la visualizzazione di applicazioni web interattive direttamente nel browser e che si pone, quindi, in diretta concorrenza con il “Flash Player” di Adobe, Microsoft sta silenziosamente gettando le basi per la crescita e l’affermazione del formato XPS.
Conosciuto inizialmente con il nome in codice di “Metro”, XPS (XML Paper Specification) poggia le sue fondamenta su XML per fornire una piattaforma aperta per lo scambio di documenti tra sistemi differenti. Il layout di ogni documento prodotto ed il modo con cui deve avvenire la visualizzazione viene regolato proprio mediante l’uso di XML. XPS appresta a rivaleggiare con l’affermato formato PDF, universalmente adottato da circa un decennio. Mentre Adobe fornisce gratuitamente il software per visualizzare i file PDF (Acrobat Reader) e commercializza invece il pacchetto per la creazione di documenti PDF professionali, Microsoft cerca sin da subito di aggredire il mercato distribuendo a titolo non oneroso un prodotto per la creazione di file XPS (la versione definitiva è disponibile qui). Il software è compatibile sia con Windows XP che con le versioni a 32 e 64 bit di Windows Server 2003. Come già sottolineato (ved. questa pagina) XPS è, d’altra parte, già parte integrante di Windows Vista.
Microsoft sottolinea i benefici introdotti da XPS tra i quali vi è l’utilizzo di XML compresso che consente di ottenere documenti più facilmente gestibili e sui quali sarà possibile effettuare rapidamente delle ricerche. Particolarmente “sbandierati” anche il motore di rendering dei documenti ed il linguaggio utilizzato, simile al PCL di HP e al PostScript di Adobe, che permetterà di sveltire i tempi di stampa.
Già si susseguono i commenti da parte di diverse aziende che sostengono XPS. “Perché il processo di stampa è così lento; perché i colori sullo schermo appaiono diversamente sul documento stampato? Sono queste le domande che gli utenti si sono posti per anni”, si osserva da un’azienda californiana impegnata nel supportare i vari vendor nella fase di implementazione di XPS dei rispettivi prodotti. Altri osservatori parlano anche di una migliore gestione della proprietà intellettuale da parte di XPS.

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