Microsoft non sta lavorando soltanto per portare l’intelligenza artificiale su tutti i suoi servizi offerti tra Windows e suite online per la produttività. A fine agosto abbiamo notato il possibile arrivo dell’IA su Paint, ma non è l’unica novità degna di nota. La società di Redmond, infatti, ha recentemente pubblicato i nuovi Services Agreement includendovi una sezione dedicata agli algoritmi e, in particolar modo, all’analisi dei dati memorizzati nei server dell’azienda. A partire dal 30 settembre entreranno in vigore: cosa implicano per gli utenti?
Microsoft al lavoro su nuovi termini per l’IA
Secondo quanto notato anche dai colleghi di Neowin, tra le numerose modifiche al contratto sui servizi figura una nuova sezione denominata “Archiviazione Microsoft”, con cui varieranno le modalità di trattamento dei dati degli utenti. Nella fattispecie, la sezione “I tuoi contenuti” inclusa nella porzione “La tua privacy” specifica ora che per i servizi IA Microsoft utilizzerà i dati generati dai consumatori e li elaborerà al fine di addestrare i modelli e le tecnologie di proprietà del titano di Satya Nadella.
A Mozilla questa nuova sezione dei termini non è affatto piaciuta, specialmente per i termini vaghi utilizzati nei documenti. Per questa ragione, su X/Twitter non sono mancati numerosi post nei quali la organizzazione no-profit ha cercato di contattare ripetutamente il colosso della tecnologia senza successo, fino a inviare una petizione dove troviamo scritto quanto segue: “Abbiamo chiesto a quattro avvocati, tre esperti di privacy e due attivisti di esaminare il nuovo contratto di servizio di Microsoft, che entrerà in vigore il 30 settembre, e nessuno dei nostri esperti è riuscito a dire se Microsoft intende utilizzare i tuoi dati personali, inclusi audio, video, chat e allegati di 130 prodotti, tra cui Office, Skype, Teams e Xbox, per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. Se nove esperti in privacy non riescono a capire cosa fa Microsoft con i tuoi dati, quali possibilità ha la persona media? Ecco perché chiediamo a Microsoft di dire se utilizzeranno i nostri dati personali per addestrare la sua intelligenza artificiale”.
Per Mozilla probabilmente la risposta è implicitamente affermativa, ma sarà la risposta di Microsoft a dipanare la questione.