Microsoft ha realizzato la Basilica di San Pietro in 3D: come ha fatto

Microsoft, in collaborazione con Iconem, ha completato la creazione di una replica digitale 3D della Basilica di San Pietro, utilizzando oltre 400.000 immagini ad alta risoluzione e tecniche avanzate di fotogrammetria.

Nei giorni scorsi, Microsoft ha annunciato di aver raggiunto un traguardo importante. In collaborazione con i francesi di Iconem, la società guidata da Satya Nadella ha completato e pubblicato online la riproduzione 3D della Basilica di San Pietro. Su commissione del Vaticano, Microsoft ha potuto realizzare una replica digitale 3D di uno dei simboli di Roma, di cui domina il panorama con la sua cupola. Accessibile a chiunque nel mondo, il progetto “La Basilica di San Pietro” rappresenta una fusione straordinaria tra innovazione tecnologica e conservazione del patrimonio culturale.

Un approccio innovativo alla conservazione digitale

La Basilica di San Pietro, simbolo di fede e arte, è un’opera architettonica di inestimabile valore storico. La creazione di una replica digitale così precisa non è stata una semplice operazione fotografica. Iconem ha utilizzato tecniche avanzate di fotogrammetria per scansionare ogni angolo della Basilica, raccogliendo oltre 400.000 immagini ad alta risoluzione. Queste immagini sono state processate avvalendosi di Azure, la piattaforma cloud di Microsoft, che ha gestito e archiviato i dati in sicurezza, garantendo l’accesso alle informazioni a tutti i partner coinvolti nel progetto.

Tecnica fotogrammetria 3D

Una volta raccolti i dati, l’intelligenza artificiale di Microsoft ha avuto un ruolo fondamentale nell’analisi e nel miglioramento della replica digitale. Con l’uso di strumenti avanzati, l’AI ha permesso di raggiungere una precisione millimetrica, migliorando la visualizzazione del modello 3D addirittura identificando vulnerabilità strutturali come crepe e piastrelle mancanti.

In questo senso, le informazioni raccolte hanno permesso di produrre un catalogo prezioso, da usare per futuri lavori di restauro e conservazione.

Attraverso la piattaforma fortemente voluta dal Vaticano, soprattutto con il Giubileo del 2025 ormai alle porte, tutti gli interessati possono esplorare ogni dettaglio della Basilica, dalla maestosità della cupola alle intricate decorazioni del pavimento.

Processo di creazione e sviluppo del modello digitale

Abbiamo detto che per realizzare il modello 3D, sono state catturate oltre 400.000 immagini ad alta risoluzione. Il processo ha richiesto tre settimane di lavoro e l’uso di droni, fotocamere e laser.

Le tecniche di fotogrammetria, sfruttate per elaborazione delle immagini, consentono di ricostruire modelli tridimensionali precisi basati sulle fotografie scattate da diverse angolazioni.

Basilica di San Pietro in 3D su Azure

Il risultato è un “gemello digitale” (digital twin) della Basilica, che permette di esplorare anche gli angoli inaccessibili al pubblico. L’AI for Good Lab di Microsoft ha permesso di perfezionare il modello costruito, grazie ad algoritmi avanzati che migliorano la qualità delle immagini e colmano lacune nei dati.

I modelli di deep learning su Azure Cloud hanno aiutato a riprodurre ogni particolare della struttura, inclusi dettagli architettonici e opere d’arte.

Così, il modello 3D già fruibile attraverso queste pagine (cliccare su Esplorare la Basilica di San Pietro quindi su Avvia il tour guidato 3D della Basilica di San Pietro), offre un’esperienza immersiva che permette agli utenti di esplorare la Basilica a distanza. Agli strumenti interattivi interattivi già presenti, saranno affiancate nuove mappe per l’orientamento e contenuti educativi ispirati a piattaforme ludiche come Minecraft.

Credit immagini nell’articolo: Microsoft

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