Microsoft ha ottenuto un’importante commessa: L’Esercito degli Stati Uniti d’America verserà nelle casse di Microsoft una somma pari a 480 milioni di dollari a fronte della fornitura, da parte della società di Redmond, di 100.000 visori HoloLens per la realtà aumentata.
Essi saranno utilizzati inizialmente nelle operazioni di addestramento ma l’idea sembra essere quella di portare HoloLens anche nelle attività sul campo e nei combattimenti.
Come affermano gli stessi portavoce Microsoft, HoloLens aiuterà i militari professionisti a compiere decisioni in maniera più ponderata ed efficace grazie alle informazioni raccolte e visualizzate in tempo reale sullo schermo del visore.
Stando a quanto spiegato in un video prodotto quest’anno in vista della presentazione del dispositivo all’ufficio brevetti europeo, Microsoft avrebbe venduto circa 50.000 esemplari di HoloLens (una singola unità ha un costo di poco inferiore a 5.500 euro): inutile dire, quindi, quanto sia importante la commessa dello US Army.
Fonti vicine a Microsoft riferiscono che visto il grande successo ottenuto dal dispositivo, in occasione del CES 2019 – organizzato per il prossimo gennaio a Las Vegas – l’azienda guidata da Satya Nadella potrebbe presentare una versione consumer degli HoloLens.
Nel caso dell’Esercito USA, i rappresentanti di quest’ultimo avrebbero chiesto ai tecnici Microsoft di “personalizzare” alcune funzionalità di HoloLens e di sviluppare alcune funzionalità evolute per gestire specifiche esigenze. Non è quindi escluso che i 480 milioni di dollari concessi siano semplicemente una sorta di acconto per un accordo che sul medio e lungo periodo sarà molto più oneroso per il committente.
A questo indirizzo Microsoft giustifica la decisione di supportare una forza armata spiegando che l’assistenza viene offerta in modo responsabile. “In primo luogo, riteniamo che le persone che difendono il nostro paese abbiano bisogno e meritino il nostro sostegno. In secondo luogo, ritirarsi da questo mercato significa ridurre la nostra opportunità di partecipare al dibattito pubblico su come le nuove tecnologie possono essere utilizzate al meglio in modo responsabile. Non ci ritireremo dal futuro. Nel modo più positivo possibile, ci impegneremo per contribuire a darle forma“, si legge nelle conclusioni della nota pubblicata da Brad Smith, responsabile degli affari legali Microsoft.