Microsoft Exchange Online, altri guai: e-mail normali segnalate come malware

Altra grana di Microsoft con Exchange Online con un errore nel sistema per taggare le e-mail: ecco cosa è successo.
Microsoft Exchange Online, altri guai: e-mail normali segnalate come malware

Nella giornata di ieri, una pioggia di segnalazioni da parte degli utenti, ha evidenziato come Exchange Online abbia iniziato a presentare problemi riguardo falsi positivi rispetto alla posta elettronica ricevuta. Da quanto emerso, il sistema di catalogazione delle e-mail ha iniziato a considerare come dannosi tutti i messaggi che contenevano immagini in allegato.

Come affermato da Microsoft, attraverso un avviso apparso nel centro di amministrazione di Microsoft 365, il sistema di gestione delle e-mail pericolose hai iniziato a dirigere verso la quarantena tutti i messaggi con questo tipo di contenuto.

Qualche ora più tardi la compagnia di Redmond ha risolto il problema, identificando la criticità nel sistema di rivelamento malware. Con l’intervento dei tecnici, le e-mail sono dunque collocate al di fuori della quarantena, nuovamente accessibili agli utenti. L’errore, definito con il nome in codice EX873252, ha interessato un’ampia fetta di utenza, con impatto diretto anche sui messaggi che riportavano un semplice logo nella firma.

Exchange Online e le e-mail segnalate come malware: il recente precedente

L’intervento di Microsoft ha permesso, dopo poche ore, di sbloccare le e-mail contrassegnate come pericolose nella quasi totalità dei casi. Nonostante il pronto intervento del colosso informatico, questo tipo di errore non è una novità assoluta.

Nel corso del mese di ottobre del 2023, Microsoft ha affrontato una situazione simile, con una regola anti-spam che ha iniziato a segnalare indistintamente qualunque tipo di messaggio come spam. Al di là dell’aspetto legato a Exchange Online e ai filtri e-mail problematici, per l’azienda di Redmond sono mesi alquanto delicati.

Giusto qualche giorno fa è stato segnalata una pericolosa vulnerabilità nel contesto di Copilot Studio, oltre al caso legato alla funzione Recall di Windows 11 che, sebbene molto promettente, si è rivelata molto pericolosa a livello di sicurezza.

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