Durante la “Build Conference” di quest’anno, Microsoft – molto più che in passato – sta ponendo quelle che sembrano davvero delle vere e proprie pietre miliari. Con l’arrivo di Satya Nadella, recentemente nominato CEO dell’azienda (subentrato a Steve Ballmer), il colosso di Redmond più che una “one company” sembra una “new company“, una società che ambisce a rinnovarsi ed a trasformarsi in breve tempo.
I responsabili di Microsoft, ed è questa una grande novità per l’azienda, hanno annunciato il rilascio – sotto forma di prodotti opensource – di un gran numero di librerie e di tecnologie legate al framework .NET. Un’apposita “fondazione” si occuperà della gestione e della pubblicazione sul web del codice sorgente dei vari prodotti.
Il compilatore Roslyn, integrato nel pacchetto Visual Studio e che, a sua volta, include un compilatore C# ed uno Visual Basic .NET, sarà ad esempio rilasciato sotto licenza Apache 2.0. Un compilatore di solito viene visto come una “black box” che riceve in ingresso il codice sorgente in un certo linguaggio, effettua “un’elaborazione” e produce in uscita un eseguibile. Con Roslyn Microsoft ha deciso di introdurre un approccio diverso: quando il compilatore riceve in input il sorgente, Roslyn ne produce una rappresentazione “interna” che può essere manipolata e modificata da codice provenienti da terze parti.
Il compiler si trasforma in un servizio – ecco perché i tecnici Microsoft amano usare l’espressione “compiler-as-as-service” – il cui funzionamento diventa interfacciabile con altri strumenti in modo semplice attraverso l’uso di apposite API.
La .NET Foundation, la fondazione che si occuperà di rendere opensource il codice Microsoft, vede la partecipazione di esperti di spicco provenienti non solo dal gigante di Redmond ma anche da Xamarin e GitHub.
Xamarin, che mette a disposizione degli utenti degli strumenti per realizzare applicazioni Apple iOS utilizzando Visual Basic e tecnologie .NET ha già contribuito fattivamente al progetto donando alcune librerie alla fondazione.
Miguel de Icaza, CTO di Xamarin, conosciutissimo per aver dato il via allo sviluppo di progetto come GNOME (uno degli ambienti desktop più usati in ambiente Linux) e Mono (implentazione open della piattaforma .NET di Microsoft sui sistemi *nix), plaude all’iniziativa e ricorda come la collaborazione con Microsoft sia divenuta più stretta dallo scorso mese di novembre. Con l’accordo siglato alcuni mesi fa si decise di avviare una partnership per rendere più semplice l’uso dei tool di Xamarin che consentono di sviluppare codice in grado di funzionare sia su piattaforma Microsoft che su piattaforme non-Microsoft.