Parlando di smartphone, ad oggi la scelta è solo tra iOS (iPhone) e Android. I due sistemi operativi di Apple e Google rispettivamente dominano il mercato, ma fino a qualche anno fa c’era anche un terzo giocatore sul terreno di gioco. Certo, il tasso di adozione era nettamente inferiore rispetto a quello dei due rivali, ma – appunto – “c’era”. Si parla ovviamente di Windows Phone, che però Microsoft non supporta più ufficialmente da gennaio del 2020. È stata una saggia decisione? Ecco cosa ne pensa l’attuale CEO dell’azienda di Redmond.
Satya Nadella ha preso il posto di Steve Ballmer come CEO di Microsoft nel 2014, e come tale ha dovuto prendere una decisione circa il mercato mobile. Ebbene, in un’intervista rilasciata a Business Insider, Nadella ha ammesso che l’uscita di Microsoft da questo segmento non è stata gestito nel migliore dei modi.
Decisione sbagliata o errore di strategia? «La decisione di cui tanti credo parlino – che è una delle più difficili che io abbia preso da quando sono diventato CEO – è stata l’uscita di Microsoft dal business dei “telefoni cellulari”», spiega Nadella. «Con il senno di poi, credo che avremmo potuto gestire meglio la nostra posizione, magari reinventando la categoria informatica tra PC, tablet e smartphone».
Microsoft e il difficile rapporto con il mercato mobile: i precedenti di Gates e Ballmer
Nadella è dunque il terzo CEO di Microsoft ad aver ammesso gli errori in ambito mobile dell’azienda. Bill Gates (co-fondatore ed ex CEO) ha dichiarato che il suo “più grande errore di sempre” è stato quello di aver perso la partita con Android. Anche Steve Ballmer è stato lento a rispondere alla minaccia di Android e iOS (iPhone). Dello smartphone di Apple diceva che era troppo costoso e che non piaceva ai clienti business perché privo di una tastiera.
Lo stesso Ballmer ha affermato nel 2013 di essersi pentito di non aver prestato attenzione alla questione smartphone: «mi dispiace che ci sia stato un periodo nei primi anni 2000 in cui eravamo così concentrati su Windows [Vista] che non siamo stati in grado di concentrare parte delle nostre forze su quel nuovo dispositivo che era lo smartphone. Questa è la cosa di cui mi pento di più».
Microsoft non ha abbandonato il mercato mobile, le sue applicazioni (compresa la suite di Office) sono infatti disponibili sia per iOS che per Android. Certo, un sistema operativo proprietario è cosa ben diversa.