Sebbene Windows Vista sia stato più volte criticato e non abbia mai conquistato il favore degli utenti, Microsoft ha voluto sottolineare il ruolo che il sistema operativo antecedente a Windows 7 ha rivestito. Crispin Cowan, senior program manager di Microsoft ha spiegato che l’introduzione della funzionalità UAC (“User Account Control“; ved. questi articoli) ha stimolato gli sviluppatori a riscrivere le loro applicazioni in modo tale da non richiedere privilegi amministrativi. Questa attività di revisione dei software disponibili sul mercato, sempre secondo Cowan, ha ridotto la frequenza di comparsa degli avvisi esposti da UAC permettendo agli utenti di utilizzare molti programmi in una modalità più sicura rispetto a quanto avveniva in passato.
Con l’introduzione della funzionalità UAC, spiega Cowan, il numero dei programmi che – per funzionare correttamente – richiedeva i diritti amministrativi è scemato in modo vertiginoso.
Il merito di Vista, quindi, sebbene alcune peculiarità risultassero ancora ampiamente migliorabili, è stato quello di impedire l’utilizzo indiscriminato dei privilegi amministrativi. Se si utilizza costantamente un account dotato di diritti amministrativi, senza che questo sia in qualche modo “imbrigliato”, ricorda Cowan, ci si trova agli antipodi del concetto di sicurezza. Ed è proprio in forza dell’ampio utilizzo di account dotati di diritti amministrativi che virus e malware in generale hanno avuto buon gioco, ad esempio, su Windows XP.
La linea di demarcazione imposta con il lancio di Vista tra le operazioni effettuabili da un utente sulla macchina e quelle che possono porre in essere da un amministratore, avrebbe insomma contribuito a limitare i danni derivanti da un’eventuale infezione.
Ma Cowan torna sull’argomento legato ai diritti necessari per il funzionamento delle applicazioni osservando che molte applicazioni per Windows contenevano algoritmi per la memorizzazione, ad esempio, delle informazioni di configurazione nel registro di sistema. In molti casi si sarebbe potuto ovviare, spiega Cowan, salvando gli stessi dati nella directory di lavoro del software, sotto forma di file.
Secondo le statistiche di Microsoft, il numero delle applicazioni che richiede diritti amministrativi sarebbe crollato da 900.000 a circa 180.000.
Windows 7 ha invece avuto il merito di ridurre il numero dei messaggi di allerta presentati da UAC in modo da non infastidire l’utente e non indurre i meno cauti e coscienziosi a premere il pulsante “Sì” senza troppe riflessioni.
E mentre Vista ha causato non poche insoddisfazioni, il vento sembra essere girato con il varo di Windows 7. Il più recente tra i sistemi operativi desktop di Microsoft non ha ancora spento la sua prima candelina che già sorpassa il suo predecessore. A luglio, infatti, mentre Windows XP si conferma ancora leader (61,87% delle quote di mercato), Windows 7 (14,46%) ha sopravanzato Vista (14,34%). L'”evento” è stato “fotografato” da NetApplications.