Microsoft è tra le aziende che maggiormente stanno spingendo sull’intelligenza artificiale, come confermato anche dagli ultimi annunci sia in termini di hardware che di software. Il colosso di Redmond però non sta concentrando le sue forze unicamente sull’AI, su Windows 11 e sulla rivalità con Apple, anzi vuole mostrare i suoi muscoli anche in altri ambiti, come il gaming.
Sony continua a dominare il mercato delle console con la sua PlayStation 5 e difficilmente perderà il trono, ma dall’altro lato c’è il team Xbox di Microsoft, che può contare su un servizio che – soprattutto dopo l’annuncio di queste ore – può spostare l’ago della bilancia. Confermando quanto suggerito da recenti indiscrezioni, la società statunitense ha annunciato che Call of Duty: Black Ops 6, il prossimo capitolo del popolare franchise, sarà disponibile al day one sul Game Pass.
«Siamo entusiasti di confermare che gli abbonati al Game Pass potranno giocare a Call of Duty: Black Ops 6 sin dal primo giorno di disponibilità», scrive Megan Spurr, Senior Community Lead, nel breve comunicato stampa accompagnato da un primo trailer. E per chiunque se lo stia chiedendo, sì, l’annuncio riguarda sia Xbox che PC.
La notizia è di un certo peso, dal momento che il franchise di Call of Duty è tra i più amati in assoluto. Il fatto di poter giocare fin da subito al nuovo sparatutto di Activision (dal 2023 nella scuderia Microsoft) può attirare un gran numero di utenti e, di conseguenza, spingere le vendite non solo del Game Pass, ma anche delle due console Xbox di ultima generazione.
Microsoft aumenterà il costo del Game Pass?
Ci sono però de dubbi. In tanti si chiedono infatti quanto convenga a Microsoft inserire al day one il nuovo COD nel Game Pass, considerato che ogni capitolo – in media – vende circa 20 milioni di copie a 70 dollari l’una (79,99 euro in Italia). Un abbonamento mensile al Game Pass costa 14,99 euro (in Italia), un prezzo molto conveniente visto il catalogo.
Insomma, per gli utenti ci sono solo vantaggi, ma per Microsoft? In quest’ottica non è da scartare un aumento del prezzo del servizio in abbonamento, necessario per rendere il Game Pass una proposta sostenibile nel tempo.