A valle dei munifici investimenti in OpenAI e dopo aver assunto posizioni di primo piano nel consiglio di amministrazione dell’azienda, dopo il reintegro di Sam Altman, Microsoft spinge ancora l’acceleratore sul tema intelligenza artificiale. Sotto la guida di Satya Nadella, la società di Redmond comunica l'”inaugurazione” di una nuova divisione, Microsoft AI, che evidentemente assumerà un ruolo sempre più centrale nell'”economia” e nei piani di business della multinazionale statunitense.
È lo stesso CEO Nadella a spiegare che il lavoro svolto in questi anni e le innovazioni via via introdotte nel campo dell’intelligenza artificiale, guideranno gli sviluppi nel corso del prossimo decennio e oltre. E annuncia che Mustafa Suleyman, cofondatore di Google DeepMind assume oggi “le redini” di Microsoft AI.
Cos’è Microsoft AI e su che cosa si concentra
La novità di Microsoft AI è presentata come un’innovazione cruciale. La fondazione di questa nuova realtà permetterà alla società di Redmond di innovare ancora di più nel settore dell’IA traendo il meglio, come non manca di sottolineare Nadella, dalla partnership strategica stabilita con OpenAI.
Lo sviluppo di prodotti come Copilot, Edge e Bing confluisce adesso in Microsoft AI, come ulteriore conferma di quanto affonderanno le radici nelle soluzioni di IA di nuova generazione.
Per quanto riguarda Copilot, la scelta è ovvia: si tratta dell’assistente digitale integrato in Windows che, molto probabilmente, introdurrà la maggior parte delle novità con il rilascio di Windows 11 24H2, tra settembre e novembre prossimi. Ma c’è anche Copilot per Microsoft 365, che sfrutta una versione ottimizzata del modello generativo, “cucita” appositamente sulle esigenze dei professionisti e delle aziende. L’idea è quella di usare quell’ontologia di dati presenti in ciascuna azienda al servizio del business, per effettuare ricerche, estrarre informazioni e valore, assumere decisioni importanti. Il tutto grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Per quanto concerne Edge e Bing, invece, la “migrazione” in Microsoft AI testimonia il ruolo sempre più centrale dell’intelligenza artificiale e dei modelli generativi, sia nel browser che nel motore di ricerca. Entrambi i prodotti, con un bel sospiro di sollievo da parte di Microsoft, sono stati tra l’altro recentemente stralciati dall’elenco dei gatekeeper da parte della Commissione Europea.
Non una parola su Windows
Curiosamente, la nota firmata da Nadella non contiene un solo riferimento a Windows e alla sua divisione, che di recente ha visto l’insediamento di un nuovo direttore dopo l’uscita di Panos Panay dopo 19 anni.
Come accennavamo in precedenza, con il feature update di quest’anno per Windows 11, Microsoft potenzierà in maniera significativa l’integrazione delle sue soluzioni basate sull’intelligenza artificiale a livello di sistema operativo. Sarà quindi molto interessante verificare le relazioni con la divisione Microsoft AI appena formatasi.
Il numero uno di Microsoft ha concluso il suo intervento osservando che la società ha ora la possibilità di costruire e migliorare una tecnologia che un tempo era ritenuta impossibile da sviluppare. E chiarisce che l’obiettivo è comunque quello di muoversi in modo sicuro e responsabile, in modo da “democratizzare” l’IA e renderne i benefici alla portata di tutti.