I produttori di chip di memoria stanno continuando a investire convintamente sulle GDDR piuttosto che sulle più moderne ma molto più costose HBM.
Proprio per questo motivo le schede grafiche di fascia alta a marchio Nvidia dello scorso anno implementavano memorie GDDR5X.
Micron, uno dei principali produttori di dispositivi a semiconduttore, recentemente “sulla cresta dell’onda” per aver sviluppato insieme con Intel la tecnologia 3D Xpoint (Che cos’è Intel Optane e come funziona: inizia l’era post SSD), ha comunicato che entro i primi mesi del 2018 saranno disponibili anche i chip GDDR6.
Differenze tra GDDR5X e GDDR6
Nel confermare le tempistiche per il rilascio dei chip GDDR6, Micron ha chiarito le principali differenze tra le due tipologie di chip destinati principalmente alle schede video top di gamma.
Le memorie GDDR5 e GDDR5X erano fisicamente compatibili e utilizzavano lo stesso schema per i pin. Nel caso delle GDDR6, però, viene usato un nuovo packaging FBGA180 che imporrà ai produttori la revisione dei collegamenti sul circuito stampato.
Le nuove memorie GDRR6 usano inoltre un’architettura dual channel anziché single channel.
Le memorie saranno quindi più grandi (imponendo quindi l’utilizzo di un diverso design sulla scheda) e lavoreranno, almeno nelle configurazioni iniziali, tra 12 e 14 Gbps confrontati con i 10-12 Gbps delle GDDR5X.
Micron ha comunicato di aver già fissato un calendario per aumentare la banda delle GDDR6 fino al massimo teorico di 16 Gbps (le memorie più performanti in assoluto dovrebbero arrivare nel 2019).
A quel punto si verificherà se le memorie HBM avranno iniziato a ritagliarsi uno spazio anche sulle schede grafiche di fascia più alta o comunque destinate al mercato professionale oppure se, viceversa, si continuerà a lavorare sulle GDDR con le versioni GDDR6X o GDDR7.