Microsoft abbandonerà Windows 10? No di certo. Il sistema operativo continuerà ad evolvere e contribuire alla costruzione dell’ecosistema Microsoft che si spinge ben oltre i prodotti dell’azienda e delle società partner (si pensi alle collaborazioni avviate con Google e con i produttori di dispositivi Android).
Cos’è allora MetaOS, prodotto del quale si sta cominciando a parlare con una notevole enfasi?
Cos’è MetaOS e come Microsoft potrebbe presentarlo sul mercato
Microsoft non ha ancora mai fatto riferimenti pubblici rispetto a MetaOS. Unendo ed elaborando le informazioni sin qui sfuggite alle maglie della società di Redmond è possibile farsi un’idea di ciò che sarà MetaOS.
Il suffisso “OS” suggerisce che si tratterà di un sistema operativo anche se, allo stato attuale, sembra possa trattarsi più che altro di un foundational layer, fondamenta uniche che raccoglieranno alcuni tra i principali prodotti dell’azienda: Teams, Microsoft 365, Edge, Azure, SharePoint e altri ancora.
Microsoft potrebbe creare una piattaforma mobile unica e integrata che fornisca un insieme di servizi per il business, per le attività personali, per l’intrattenimento: messaggistica istantanea, servizi di videoconferenza e chat vocale, pagamenti digitali, gestione documentale e news feed personalizzati.
Stando a quanto riferiscono le fonti di Mary Jo Foley (ZDNet), MetaOS sarebbe formato da più livelli incentrati sulla gestione dei dati degli utenti.
Al livello più basso potrebbe esserci Microsoft Graph, piattaforma di sviluppo che collega più servizi e dispositivi: presentata nel 2015 essa consente di usare apposite API REST per interconnettere i propri servizi e le proprie applicazioni con Microsoft 365, Azure e Windows.
A questo livello, com’è spiegato nella pagina dedicata a Microsoft Graph si possono gestire le relazioni fra account utente, le autorizzazioni quindi elaborare i dati provenienti da più fonti utilizzando le identità dei singoli soggetti che, ad esempio, collaborano in un team.
Un livello più spiccatamente applicativo verrà verosimilmente costruito attorno a Fluid Framework, tecnologia di co-authoring e object embedding che Microsoft ha recentemente presentato per rivoluzionare, in ottica futura, anche la stesura di documenti Office che diventano dinamici, possono contenere dati prodotti – anche in tempo reale – da molteplici sorgenti e sono modificabili nonché condivisibili indipendentemente dalle singole applicazioni.
Un paradigma nuovo che si ispira palesemente a quanto già fatto con Power BI.
Gli sviluppatori potranno far leva sulla tecnologia Power Apps, che permette di realizzare applicazioni efficaci e potenti con poche righe di codice e saranno introdotti, sempre in MetaOS, una serie di servizi per l’elaborazione, la gestione, la sicurezza, la modifica e la ricerca dei dati.
MetaOS sarà quindi lo strumento che permetterà a Microsoft di razionalizzare l’accesso alla sua intera offerta: Teams sarà quindi soltanto una parte della ricetta perché gli utenti potranno “mettere insieme” i dati provenienti da servizi Microsoft e di terze parti, in modo semplice e veloce. Per creare informazione e avere sempre sott’occhio ciò che serve davvero.
MetaOS non sarà tuttavia solamente una piattaforma “business” ma strizzerà l’occhio al mercato consumer con tutta una serie di caratteristiche, come accennato in apertura per la gestione delle informazioni che usano gli utenti finali, la semplificazione dei pagamenti, l’accesso ai contenuti.