La Commissione Europea ha fissato la scadenza del 6 marzo 2024 come data ultima entro la quale i gatekeeper, ovvero le aziende designate come tali, dovranno adeguare i rispettivi servizi alle disposizioni contenute nel DMA (Digital Markets Act).
Con un comunicato pubblicato il 22 gennaio, Meta si dice già pronta per l’imminente scadenza e illustra le novità che riguardano gli utenti di Facebook e Instagram residenti nei Paesi membri dell’Unione, Spazio Economico Europeo (SEE) e in Svizzera.
Scelte riguardanti la condivisione dei dati tra Facebook e Instagram
Tra i vari adempimenti, il DMA europeo prevede che lo scambio delle informazioni tra servizi online facenti capo alla medesima azienda avvenga se e solo se espressamente autorizzato dall’utente. Gli utenti che hanno precedentemente scelto di collegare i loro account Instagram e Facebook possono adesso decidere se desiderano continuare a permettere il flusso di dati tra una piattaforma e l’altra oppure se gestirli separatamente, evitando così l’uso condiviso delle informazioni. La modifica può essere effettuata facendo riferimento all’Accounts Center di Meta.
Facebook Messenger diventa un’applicazione autonoma
Sulla stessa lunghezza d’onda la decisione di Meta di scorporare Facebook Messenger dal profilo Facebook di ciascun utente. L’operazione non è effettuata in automatico ma ciascun utente può scegliere, in totale libertà, se desidera combinare Facebook Messenger e l’account Facebook oppure se utilizzare la soluzione di messaggistica in maniera del tutto svincolata.
Chi sceglie di creare un nuovo account Messenger senza appoggiarsi a Facebook può comunque accedere a tutti i principali strumenti di messaggistica: la possibilità di partecipare alle chat e di aprire altre conversazioni, di effettuare chiamate vocali e video. In passato avevamo visto come avere Facebook con Messenger in una sola app.
Marketplace e gaming
Facebook Marketplace è una piattaforma di compravendita online integrata all’interno della piattaforma di social media. Lanciata nel 2016, consente agli utenti di comprare, vendere e scambiare prodotti e servizi. La funzionalità è progettata per facilitare le transazioni tra persone che si trovano nella stessa area geografica, rendendo più facile la scoperta di offerte locali.
La novità è che gli utenti del Marketplace hanno adesso la possibilità di scegliere se desiderano rimuovere o meno il collegamento diretto con il loro account Facebook.
Optando per non utilizzare le informazioni di Facebook sul Marketplace, sparirà di conseguenza anche l’integrazione con Messenger. Il flusso di informazioni tra acquirenti e venditori potrà quindi svolgersi solamente via email invece che poggiando sulla messaggistica di Messenger.
Allo stesso modo, gli utenti che giocano su Facebook possono scegliere liberamente se integrare queste esperienze con i rispettivi account oppure avviare sessioni di gaming senza l’uso di tali informazioni. Come nel caso illustrato in precedenza, anche qui l’esperienza risulterà un po’ “azzoppata”: senza la condivisione di alcun dato a partire dal proprio account Facebook, gli utenti possono usare soltanto giochi single-player.
Meta insiste con l’abbonamento per la rimozione della pubblicità
Gli utenti europei possono scegliere se utilizzare Instagram e Facebook gratis accettando la visualizzazione di annunci pubblicitari o abbonarsi per non visualizzare più alcuna pubblicità. Versando il canone di abbonamento richiesto, nessuna informazione dell’utente sarà più sfruttata per l’advertising. Lanciata a novembre 2023, questa opzione
Meta ha presentato questa opzione a novembre 2023 sollevando però diverse critiche e provocando le ire di Noyb, che ha presentato una denuncia formale. Secondo l’organizzazione impegnata nella difesa della privacy e dei diritti digitali di ciascun cittadino, non è possibile usare gratis Facebook e altre piattaforme solo condividendo dati personali. Noyb sottolinea non solo che il modus operandi di Meta non sarebbe ammissibile, perché volto a eludere la normativa europea. Mette in evidenza che il canone di abbonamento richiesto per la rimozione della pubblicità sarebbe eccessivo se paragonato con gli introiti pubblicitari correlati a ciascun utente della piattaforma social.