Meta ha annunciato lo scioglimento del suo team Responsible AI (RAI), dedicato allo sviluppo sicuro e responsabile dell’Intelligenza Artificiale.
Da quanto trapelato attraverso un rapporto di The Information, la piattaforma di social network avrebbe intenzione di concentrare le proprie risorse direttamente nella gestione dell’IA generativa. Questo cambio di priorità non riguarda solo i fondi, ma anche i membri del RAI, ridistribuiti in altri progetti a seconda delle necessità di Meta.
Nonostante questo cambio di rotta, il colosso tecnologico ha sottolineato quanto resti importante lo sviluppo di questa tecnologia attraverso una filosofia responsabile, trasparente, sicura e rispettosa della privacy.
Il team RAI era stato già sconvolto da un profondo restyling, avvenuto all’inizio del 2023. In quel caso, si era parlato di diversi licenziamenti relativi a un progetto che era attivo dal 2019. Va anche considerato che, con la diffusione incredibile dell’IA nell’ultimo anno, era comunque prevedibili grandi cambiamenti in questo contesto.
Meta, RAI e il controllo dell’IA: una mossa in controtendenza rispetto ai governi mondiali
Il RAI è stato creato per identificare i problemi relativi all’Intelligenza Artificiale, spaziando dalla formazione rispetto al suo utilizzo alla prevenzione di comportamenti scorretti e alla moderazione sulle piattaforme Meta.
Di certo, il totale scioglimento della squadra può risultare disorientante per chi teme le potenzialità dell’IA. In questi mesi, infatti, un po’ tutti i governi stanno correndo ai ripari, creando normative per limitare eventuali abusi di questa tecnologia emergente.
Il governo degli Stati Uniti, per esempio, ha stipulato accordi con le società operanti nel settore, con il presidente Biden che ha successivamente ordinato alle agenzie governative di elaborare norme di sicurezza apposite. Mosse simili si sono viste anche in UE.
Anche in Italia è stata istituita una commissione sul tema, affidata all’ex presidente del consiglio Giuliano Amato.