Al giorno d’oggi la necessità di distinguere materiale “reale” da creazioni artificiali dell’IA è una necessità sempre più concreta.
Meta, a tal proposito, ha elaborato un sistema di etichette per i post sulle proprie piattaforme che, a quanto pare, non sembra funzionare come dovrebbe. La dicitura Made with AI, infatti, verrà sostituita con AI Info. Ma perché questo cambiamento?
Gli strumenti che rivelano l’intervento dell’IA, di fatto, segnalavano come creato con tale tecnologia anche un contenuto che aveva avuto una minima modifica, etichettando la stessa come interamente creata tramite IA. Il nuovo sistema di classificazione, adottato dopo alcune lamentele da parte dell’utenza, sembra avere un approccio molto più “soft”.
Meta ha affermato che si sta impegnando per trovare un giusto equilibrio, sottolineando come il suo obiettivo è far capire alle persone che tipo di immagine stanno guardando.
Etichette per immagini create con l’IA e non solo: i colossi tecnologici cercano soluzioni contro gli abusi
Le difficoltà di Meta nell’etichettare e catalogare contenuti creati con l’IA o semplicemente modificati con la stessa dimostrano quanto questa tecnologia sia in rapida crescita e quanto sia difficile da controllare. Tutto ciò assume contorni ancora più preoccupanti in virtù sia della tensioni internazionali, sia dei tanti eventi elettorali che stanno caratterizzando questo 2024.
Così come Meta, anche Apple si sta muovendo in questo senso. Lo scorso mese, infatti, la compagnia di Cupertino ha annunciato l’aggiunta di metadati alle immagini per segnalare l’utilizzo di strumenti IA. In vista delle tante criticità legate all’uso (e talvolta abuso) dell’IA, anche Google ha deciso di intervenire, frenando il lancio di AI Overviews dopo alcuni comportamenti anomali del suo nuovo servizio di ricerca.
Nonostante tutte queste precauzioni, l’IA resta una tecnologia potenzialmente pericolosa e, almeno a oggi, molto difficile da controllare.