Meta, niente IA multimodale basata su LLama in UE: perché questa decisione?

L'IA multimodale di Meta non sarà disponibile in UE: ecco il perché di questa decisione nei confronti del vecchio continente.
Meta, niente IA multimodale basata su LLama in UE: perché questa decisione?

Meta, compagnia che sta lavorando su un nuovo modello linguistico su larga scala Llama, ha annunciato che la sua nuova IA multimodale non sarà disponibile in UE.

L’IA multimodale, che dovrebbe essere rilasciata entro la fine di quest’anno, sarà in grado di lavorare su immagini, audio e video sfruttando una base solida come Llama. Tale tecnologia, una volta implementata, sarà utilizzata anche in diverse app per prodotti, come gli occhiali smart Ray-Ban Meta. L’IA multimodale sarà rilasciata attraverso una licenza open source, con modelli che però non saranno disponibili nel vecchio continente.

Secondo quanto affermato dalla società con sede in California in una dichiarazione ad Axios, l’imprevedibilità della situazione normativa nell’UE rappresenta un rischio per questo nuovo strumento. Nonostante ciò, Meta ha comunque sottolineato che in futuro intende offrire una versione più potente di Llama 3 che rientri pienamente nei parametri dell’UE.

Stop all’IA multimodale di Meta: la compagnia evita rischi in UE

Le normative riguardo l’IA dell’UE entreranno in vigore nei prossimi giorni, più precisamente il primo di agosto 2024. Le compagnie che violano tali regole saranno sanzionate con multe fino a 35 milioni di euro o fino al 7% del loro fatturato globale annuo. Ciò ha spaventato i colossi tecnologici che, per evitare guai, hanno un approccio molto prudente sul mercato europeo.

In precedenza va detto che Meta non ha avuto rapporti particolarmente conflittuali con l’UE e il Digital Markets Act (DMA). A maggio 2024, infatti, la società ha annunciato l’utilizzo di post pubblicati su Facebook e Instagram per addestrare la sua IA. Informando gli utenti europei della possibilità di rifiutare di fornire i propri contenuti, l’UE non ha mosso particolari critiche al suo operato.

Nonostante l’apparente pace, però, non manca qualche scintilla tra le due parti. Per un portavoce di Meta, infatti “I regolatori dell’UE sono molto più lenti nell’interpretare le leggi esistenti rispetto quelli di altri paesi“.

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