Meta ha di recente annunciato che la decisione di interrompere il programma di fact-checking non ha avuto un impatto significativo sulla spesa pubblicitaria.
Susan Li, CFO della compagnia, durante la chiamata sugli utili del quarto trimestre del 2024 ha voluto rassicurare gli investitori, sostenendo come la domanda da parte degli inserzionisti rimane elevata e che l’impegno dell’azienda per la sicurezza e l’affidabilità del brand restano invariati.
Il CEO Mark Zuckerberg ha descritto il nuovo sistema di Community Notes, che sostituisce il fact-checking, come un approccio migliore, riconoscendo come l’ispirazione a tal proposito sia X, che adotta un sistema simile da tempo. Lo stesso fondatore di Facebook, in passato, ha sottolineato come i fact-checker si sono talvolta dimostrati condizionabili dalle proprie idee politiche, attuando talvolta misure in base alle proprie convinzioni personali.
La fine del piano fact-checking non frena chi vuole fare pubblicità su Meta
Secondo Li, Meta non ha registrato alcun impatto visibile sulle spese pubblicitarie a seguito delle modifiche alle politiche sui contenuti. La stessa ha anche sottolineato come gli strumenti basati sull’AI stiano aiutando le aziende a massimizzare il valore della loro spesa pubblicitaria.
Zuckerberg ha aggiunto ulteriori dettagli sui motivi dietro la decisione di interrompere il fact-checking, con un processo che per ora interessa solo Threads e Instagram, ma che nel corso dei prossimi mesi dovrebbe interessare tutto l’ecosistema Meta. Il CEO della compagnia ha poi contestato l’interpretazione secondo cui la fine del fact-checking significherebbe una mancanza di interesse nel contrastare la disinformazione. Per Zuckerberg, il nuovo sistema dovrebbe risultare ancora più efficace a livello pratico.
Intanto la compagnia continua a dimostrarsi molto interessata al contesto dell’Intelligenza Artificiale, con Meta AI che di recente ha raggiunto quota 500 milioni di utenti mensili. Numeri apprezzabili, anche se la concorrenza con alcuni colossi consolidati (come ChatGPT) o con le ultime rivelazioni (come DeepSeek) sembrano lasciar trasparire un futuro incerto per Meta nel settore.