Le varie proposte che arrivano dal mondo hi-tech per regolarizzare alcuni aspetti ma soprattutto per tenere al sicuro i giovani, risultano spesso interessanti e motivo di discussione. Stando a quanto riportato in queste ore, Meta avrebbe avanzato una proposta che potrebbe rivoluzionare l’accesso alle app per gli adolescenti in Europa. L’azienda suggerisce che i minori di 16 anni possano scaricare applicazioni solo con l’approvazione dei genitori, puntando a rendere le esperienze online più sicure per i più giovani.
Meta propone la sua idea per gli under 16
L’idea di Meta si basa su tre pilastri fondamentali:
- Verifica dell’età centralizzata: gli app store e i sistemi operativi, e non le singole applicazioni, sarebbero responsabili di confermare l’età degli utenti. Questo approccio ridurrebbe il rischio di raccolta eccessiva di dati sensibili;
- Parental-Control: i genitori riceverebbero notifiche per approvare i download delle app, un sistema simile a quello degli acquisti in-app;
- Standard uniformi: la proposta mira a creare regole coerenti in tutta l’Unione Europea, seguendo l’esempio di media come film e videogiochi, che già utilizzano classificazioni per fasce d’età.
Il sostegno delle famiglie è pronto
Secondo un sondaggio di Morning Consult, il 75% dei genitori in otto Paesi europei, inclusa l’Italia, sostiene questa proposta. In particolare, l’82% dei genitori italiani ritiene fondamentale richiedere l’approvazione per i minori di 16 anni. Molti preferirebbero che il controllo avvenisse a livello di app store, piuttosto che tramite singole applicazioni.
Adolescenti sempre più connessi
Gli studi mostrano che i teenager usano in media 40 app diverse ogni settimana, rendendo complesso per le famiglie monitorare le loro attività online. Inoltre, le diverse normative tra gli Stati membri dell’UE aumentano la difficoltà di garantire un’esperienza uniforme e sicura.
Con questa proposta, Meta intende avviare un dialogo con le istituzioni europee per creare un modello che protegga i giovani senza limitare l’innovazione. Sarà interessante vedere come questa idea sarà accolta e se potrà davvero migliorare la sicurezza digitale per gli adolescenti.