Mentre inizia ufficialmente il tanto anticipato rollout di Threads su Web, Meta ribadisce un impegno importante per il suo futuro, ovvero per il futuro di Messenger. Il servizio di messaggistica proprietario associato a Facebook, infatti, è da diverso tempo che necessita della crittografia end-to-end ma, a quanto pare, la società fatica a portarlo stabilmente nel servizio. Per rasserenare il pubblico, il gigante di Mark Zuckerberg ha pubblicato un post sul blog ufficiale in cui conferma la volontà di aggiornare le chat di milioni di utenti a standard di crittografia più avanzati come la oramai tradizionale E2EE.
Meta porta la E2EE su Messenger
Nel post si legge chiaramente il commento del vice responsabile della privacy di Meta, Rob Sherman, il quale ha confermato l’obiettivo di implementare la crittografia end-to-end predefinita per le chat private entro fine 2023 su Messenger, per poi portarla anche su Instagram: “La crittografia end-to-end è la migliore tecnologia di cui disponiamo oggi per proteggere i messaggi delle persone e la consideriamo anche un motivo importante per cui le persone potrebbero scegliere di utilizzare i nostri prodotti rispetto a quelli della concorrenza”, ha dichiarato.
Si tratta di uno standard ormai consolidato tra Telegram, WhatsApp e altri servizi social e di messaggistica. La crittografia end-to-end o E2EE è essenziale per tutelare la privacy degli utenti, proteggendo le foto, i video e qualsiasi altro file o testo inviato in una conversazione privata o di gruppo. Con questo sistema, infatti, si ha la certezza che nessun cybercriminale possa estrapolare dalla chat un messaggio che potrebbe compromettere la sicurezza dei cittadini.
Gli utenti di Messenger hanno potuto scegliere di crittografare i propri messaggi diretti a partire da gennaio 2022, ma da un anno i test per l’attivazione predefinita sono attivi. Da allora non sono mai cessati, ma è il momento di passare all’abilitazione definitiva per tutti.