Già abbiamo parlato del modello di linguaggio LLaMa firmato Meta, chiamato anche Large Language Model Meta AI e pensato per essere molto più leggero rispetto alle soluzioni firmate OpenAI. Già disponibile su GitHub, può essere utilizzato sui PC dotato di una CPU sufficientemente performante. In quanto modello IA open source è molto promettente e potrebbe dare filo da torcere alle alternative proposte da OpenAI e Google. Ma sarà davvero così? Analizziamo la differenza tra l’approccio di Meta e quello dei due rivali più intrigati dall’intelligenza artificiale.
Meta punta a un modello di linguaggio open source
L’analisi condotta da ShotgunProxy su Reddit spiega chiaramente l’efficacia di questo approccio da parte di Mark Zuckerberg e soci. L’offerta di una licenza commerciale per un LLM open source è eccezionale, poiché permette agli sviluppatori e alle aziende di adottare liberamente e trarre profitto dal modello IA. Così facendo, LLaMa può diventare davvero la soluzione open source più popolare in uso.
Oggi viene preferito dagli esperti nell’ambito della ricerca proprio in virtù della sua natura aperta; al contrario, GPT e il modello alla base di Google Bard sono closed-source.
Per questo motivo Meta potrebbe porre una pressione notevole sui due rivali nominati, prediligendo il rapporto diretto con gli sviluppatori e le società piuttosto che guadagnare denaro offrendo un accesso limitato a una soluzione closed-source.
Da un lato, OpenAI sta percependo l’efficacia di questa idea e sta pianificando il rilascio del proprio modello open source, anche se probabilmente si tratterà di un’alternativa a GPT-4 meno performante. Dall’altro, Google sembra più intenzionata a procedere per la sua strada closed-source.
Nel frattempo, il governo statunitense si sta sorprendentemente muovendo contro Meta in quanto, a loro avviso, l’approccio open source è “irresponsabile e pericoloso”. Quale fronte avrà la meglio e riscuoterà il supporto di sviluppatori ed esperti?